Eddie Vedder, frontman dei Pearl Jam, è stato ospite di Lily Cornell, figlia del compianto Chris Cornell, nel suo “Mind Wide Open” su IGTV.
L’intervista a Eddie Vedder
Durante l’intervista Lily Cornell e Eddie Vedder hanno parlato di temi diversi: l’empatia, come affrontare il dolore, l’attivismo e via dicendo. Non è ovviamente mancato il commovente ricordo di Chris Cornell che assieme al frontman dei Pearl Jam è stato tra le voci più rappresentative degli anni ’90. A margine dell’intervista Lily Cornell ha detto:
«Sono entusiasta che Eddie si sia offerto di partecipare a ‘Mind Wide Open’. Il sostegno suo e della sua famiglia alla mia serie significa molto per me. È sempre stato come uno zio per me ed è uno dei pilastri della mia vita. So quanto la sua voce sia importante per le persone di tutto il mondo; apprezzo profondamente tutto ciò che rappresenta, quindi sono davvero entusiasta che gli altri guardino e ascoltino le sue intuizionii»
Parlando del dolore e di come affrontarlo, in relazione anche alla scomparsa di una persona cara, Eddie Vedder ha ricordato anche la tragedia del Festival di Rosklide, in Danimarca. Proprio durante l’esibizione dei Pearl Jam, infatti, il 30 giugno del 2000 persero la vita nove persone.
«È curioso il caso di Roskilde, dove si sono verificati problemi tra il pubblico per le condizioni meteorologiche, e dove si è creata una situazione orribile in cui delle persone hanno perso la vita in prossimità delle transenne. È assurdo parlarne con te, perché proprio prima di salire sul palco abbiamo appreso la notizia che i nostri grandi amici Chris e Susan avevano appena avuto una figlia. Il suo nome era Lily, e abbiamo versato qualche lacrima di gioia.
Siamo saliti sul palco pensando a te, e ci sentivamo pieni di forza ed emozionati; dopo 40 minuti dall’inizio dello spettacolo sono accaduti questi terribili eventi»
La storica voce dei Pearl Jam ha ricordato come Pete Townsend e Roger Daltrey dei The Who siano stati di grande aiuto per superare quel momento. Anche agli Who infatti nel 1979 a Cincinnati successero avvenimenti simili a quelli che hanno visto protagonisti loro malgrado i Pearl Jam in Danimarca.
Il ricordo di Chris Cornell, Kurt Cobain e Layne Stanley
Come già detto, durante il corso della puntata di “Mind Wide Open” non è mancato il ricordo commovente di Chris Cornell e di come “Badmotorfinger” dei Soundgarden sia uno dei dischi preferiti di Eddie Vedder. Ovviamente non è mancato nemmeno un momento per ricordare gli altri musicisti della scena grunge scomparsi prematuramente: Kurt Cobain e Layne Stanley.
«Tuo papà aveva una musica oscura dentro, e i suoi testi sono oscuri, Kurt, anche i suoi sono dei testi oscuri, i testi di Layne sono oscuri. E loro non erano persone che dicevano: ‘Farò finta di scrivere una canzone oscura’. Per tutti loro era reale»
Il discorso si è poi spostato su Billie Eilish e su come il suo impatto sui giovani sia simile a quello che, a suo tempo, il grunge ebbe sulle persone:
«Molte persone ascoltano Billie Eilish. Io ricordo il nostro primo album, che racchiude alcuni passaggi tristi e penso: ‘Beh, è un po’ deprimente che decine di milioni di persone siano legate a questo’. Ma, probabilmente è stata una cosa cosa utile per tutti»