I Disconosciuti Figli Di ci regalano dolci atmosfere ovattate, tra nuvole di gesso e ombre fini
Dolci atmosfere ovattate sono presenti nel brano e primo singolo “Come Scivola La Notte Dalle Dita”, quasi un brano da pianobar, quando rimane poca gente. Meravigliosa la chiusura affidata ad un violino che fino a sfumata finale ci trasporta su nuvole di gesso e ombre fine, leggere, confortevoli e accoglienti. Più ascoltiamo il disco de I Disconosciuti Figli Di e più ci appassioniamo a questo progetto acustico, melodicamente notevole, con corde e tasti di livello. Il piano è il protagonista dell’apertura di “Piazza Della Pioggia”, che lascia il campo a chitarra acustica e violino, che accompagnano la leggerezza della voce. Una storia di città vera, quella bolognese della omonima Piazza Della Pioggia, che fotografa un attimo, un lasso di tempo che sfugge e che segna. Così come passano i sogni al risveglio, e come quel ricordo accresce il desiderio di tornare a sognare, come nel bel brano “Il Pane Duro”.
Ogni pizzicata di corda è un sospiro lieve, ad ogni nota di violino o di piano veniamo cullati da dolce melodia
“Un Marinaio Che Non Sa Nuotare” riesce a trattare un tema delicato come la depressione, con la leggerezza di una ballata, regalando anche un sorriso. Ci colpisce molto la penna dell’autore dei testi, che poi è Mirko Di Francescantonio, la voce del gruppo, che esprime con parole semplici concetti profondi. L’atmosfera è tenuta su anche dalla splendida chitarra acustica di Raffaele Arfè, che cuce un abito su misura ad ogni brano, e che regala emozioni. E così in ogni pizzicata di corda c’è un sospiro lieve. Ad ogni nota di violino o di piano veniamo amorevolmente cullati da dolce melodia.