Justin Bieber in occasione della Premiere Youtube de "Justin Bieber: Seasons" – Los Angeles, 27 gennaio 2020.
Justin Bieber in occasione della Premiere Youtube de "Justin Bieber: Seasons" – Los Angeles, 27 gennaio 2020.

JUSTIN BIEBER accusato di violenze sessuali, lui smentisce

Justin Bieber è stato accusato sui social di violenza sessuale ai danni di una ragazza. A farne denuncia sarebbe stata la stessa “vittima” utilizzando un account Twitter (che è successivamente stato rimosso), postando l’intera vicenda. Danielle, questo il nome della presunta aggredita, ha dichiarato che la violenza si sarebbe consumata il 9 marzo 2014 in un hotel di Austin, in Texas.

Secondo quanto letto, un uomo si avvicinò a Danielle e alle sue amiche per invitarle a incontrare Justin Bieber in persona. Loro accettarono, contente perché fan della pop-star. Quindi si sarebbe incontrati per fare qualche foto e chiaccherare. Dopo l’incontro, in base a quanto raccontato, Justin Bieber avrebbe invitato il gruppo di ragazze a continuare nell’albergo nel quale alloggiava.

A quel punto un amico del cantante avrebbe portato due delle amiche di Danielle in una stanza, mentre lei sarebbe stata condotta da Justin Bieber in un’altra. A quel punto, la pop-star avrebbe iniziato a spogliarla e molestarla.

La replica di Justin Bieber

Justin Bieber è intervenuto sui social per parlare delle accuse che gli sono state rivolte. «Ci tenevo a parlare subito. Ma per rispetto di molte vittime che affrontano quotidianamente questi problemi, volevo essere sicuro di aver raccolto i fatti prima di fare qualsiasi dichiarazione».

«Voglio essere chiaro. Non c’è nessuna verità in questa storia. In effetti, come presto dimostrerò, non sono mai stato lì»

Secondo la risposta del cantante, chi ha pubblicato quel post non era a conoscenza di una cosa: Justin Bieber sarebbe sì, stato ad Austin, ma in compagnia dell’allora fidanzata Selena Gomez. Il cantante ha affermato di non trovarsi in quell’Hotel quando sarebbe stato commesso il fatto. Justin Bieber ha anche pubblicato sul proprio account Twitter, a prova di ciò, una serie di post (foto, notizie e ricevute di pagamenti) che traccerebbero i suoi spostamenti dal 9 al 10 marzo 2014.

«Ogni affermazione di abuso sessuale dovrebbe essere presa molto sul serio ed è per questo che la mia risposta è stata necessaria. Tuttavia questa storia è di fatto assurda ed è per questo che lavorerò con Twitter e con le autorità per intraprendere azioni legali»

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