Curioso e instancabile il cantautore siciliano fa della lingua uno strumento d’identità, differenza e, allo stesso tempo, di unione tra popoli e persone fisicamente e culturalmente distanti. Ancora una volta la magia della musica rende tutto questo possibile e il cantautore, sfruttando le sue doti canore, non ha lasciato nulla al caso. Infatti, lo stesso titolo dell’album “Homaj” è in lingua esperanto – la cui traduzione letterale è umano – e Daniele Guastella spera di far dialogare i diversi popoli cercando di creare un linguaggio comune e comprensibile all’intera umanità.
“Homaj – Vol.1” è un lavoro coraggioso, inusuale e minuzioso. Sempre diverso, in ogni brano, per cogliere, analizzare ed apprezzare l’unicità dell’altro
L’artista si dimostra un attento esploratore di sfumate emozioni in un viaggio interculturale che vede protagonisti musicisti e cantanti di tredici paesi del mondo, toccando tutti e cinque i continenti. “Homaj – Vol.1”, prima parte di una grande storia, è un lavoro coraggioso, inusuale e minuzioso. Sempre diverso, in ogni brano, per cogliere, analizzare ed apprezzare l’unicità dell’altro. “Homaj – Vol.1” è un album che non si può definire con un’unica parola, che non ha bisogno di etichette e menzioni speciali. Questo è un album frutto di un lavoro mosso dalla passione, sensibilità e curiosità di un artista che non ha paura di spingersi oltre e guardare lontano senza limiti ne confini.
Dall’album fuoriescono variegate sonorità internazionali dove lo stile dell’artista cerca un punto d’incontro e di fusione con quello dei suoi ospiti. Gli argomenti trattati in questo album sono diversi e di grande contenuto sociale e spirituale. Il disco parla di quegli eroi che affrontano la vita a testa alta ogni giorno, dai cuori infaticabili, proprio come i nostri medici ed infermieri; dell’amore nelle sue differenti forme; dell’equilibrio e dell’unione profonda ed intima dell’uomo con l’universo. “Homaj – Vol.1” è un album volto alla speranza che vede da «un’alba da un tramonto nascere»; ma anche alla felicità, condivisione e pace perché, come ricorda lo stesso cantautore, apparteniamo tutti alla stessa razza, quella umana.