I Metallica durante un concerto alla Johan Cruijff ArenA – Amsterdam, 11 giugno 2019.
I Metallica durante un concerto alla Johan Cruijff ArenA – Amsterdam, 11 giugno 2019.

METALLICA, doppia pubblicazione per il trentennale di “The Black Album”

Corre l’anno 1991, esattamente il 12 agosto, quando i Metallica pubblicano il loro quinto omonimo album, ai molti conosciuto come “The Black Album”. Se cercavate una scusa per sparare a tutto volume leggendari brani come “Enter Sandman”, “Sad But True” e “The Unforgiven”, è il momento giusto. Come se servisse una scusa, tra l’altro. In questi giorni, esattamente trent’anni dopo l’uscita del disco che ha consacrato la band di James Hetfield e soci, i Metallica rilasciano una sorpresa ai propri fan: una doppia pubblicazione.

Stiamo parlando di “The Black Album Remastered”, disponibile in formato digitale e fisico, LP in doppio vinile da 180 grammi e CD, Limited Edition Deluxe Box Set, 6 dvd e tanto altro materiale. Ma solo per oggi, anche una batteria di pentole in vero acciaio inox e un poster autografato di Mario Brega. I Metallica non badano a spese per rispolverare un po’ di quel sound “fuori le righe”, molto più vicino al commerciale e al mainstream che non al thrash e lo speed metal degli inizi. Volevano un sound snello e funzionale, e lo hanno ottenuto alla grande.

Lars Ulrich, storico batterista, ha rilasciato alcuni commenti in merito:

«Per molti, il Graal da inseguire è la semplicità. Scrivere un pezzo semplice è molto, ma molto più difficile che comporre un pezzo folle che dura 10 minuti ed è zeppo di cose. E quindi, comporre “Enter Sandman” non è stata una passeggiata. Al tempo, quando ci trovavamo di fronte a un bivio, sceglievamo sempre la strada più semplice. Non l’avevamo mai fatto prima. Ci faceva sentire nuovi, rinvigoriti. E cazzo se ha funzionato».

Lars Ulrich

Che poi, semplice un corno. Ma, come abbiamo detto c’è un’altra sorpresa. “The Blacklist” è una playlist che contiene 53 versioni delle 12 canzoni presenti nell’album. Solo “Nothing Else Matter” è presente 12 volte e in tutte le salse. Le cover spaziano dalla new age di Igor Levit al rock di Lara Cara & The Warning, da St. Vincent ai Weezer, e ancora da Dave Gahan a Corey Taylor. E non ce n’è una uguale all’altra. La playlist dura circa 4 ore. Ovviamente, scriveteci la vostra preferita qui sotto nei commenti.

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