La voce delicata e sottile di RIO danza leggera su una tessitura musicale variegata e sempre diversa, perfetta per accompagnare momenti di totale riposo
Maurizio De Franchis, in arte RIO, è un artista napoletano attivo nella scena musicale italiana sin dagli anni Ottanta, è cantante e fondatore dei Bandanà, gruppo con il quale si farà conoscere al grande pubblico. “State of mind” è un album intenso composto da undici brani, dal sapore internazionale, raffinato e con velate atmosfere smooth jazz. L’album si apre con un brano dal sapore agrodolce, “Lovin’ you is a bad affair”, dal sound delicato e leggero. La title track “State of mind”, invece, presenta atmosfere ondeggianti. Con il brano “She Will Come”, si cambia registro, sembra scendere il tramonto ed arrivare la notte, in un’atmosfera di intimità, sospesa e malinconia. Quest’ultimo brano si apre con un magistrale e poetico pianoforte, che introduce la voce sentimentale e ricca di pathos.
A seguire troviamo “Don’t give her pain” dove RIO si lascia andare ad una voce più graffiante, melodica e vicina al soft rock. Si sa, il sax è uno degli strumenti più suadenti e passionali e in “Wasted bossa” diviene il protagonista del tema con cui si apre la canzone, lasciando un’impronta ben impressa nella mente; la bossa vede parte del testo in portoghese e parte in inglese. “State of mind” si chiude con la bonus track “If you let me say”, basso deciso e voce pungente. Atmosfere soffuse affiancate a momenti più energici, ma sempre mossi da eleganza. RIO ha dato vita ad un romantico, delicato e sentimentale album dal sapore piacevole da gustare con un buon bicchiere di vino: indubbiamente è un ascolto che rilassa.