Michael Jackson, il Re del Pop
Michael Jackson, il Re del Pop

TRUMP JR usa MICHAEL JACKSON per pulire il padre dalle accuse di razzismo

In guerra e in amore tutto è concesso. E se potrebbe essere esagerato considerare guerra quella tra Democratici e Repubblicani durante le elezioni negli States, nessuno dei due schieramenti si esime dal risparmiare armi mediatiche per migliorare la propria immagine o danneggiare l’avversario politico. Nell’ultimo anno il mondo dell’arte sembra aver voltato le spalle ai conservatori. Vi ricordate le presunte accuse di diffamazione ad Eminem? E i Queen che gli hanno proibito di utilizzare “We Will Rock You” per scopi politici? Memorabile l’appellativo ‘Maiale ignorante’ rivolto al platinato Presidente degli USA da Roger Waters. Per la serie: ‘buoni tempi in cui i maiali erano semplicemente aerostatici e volavano sulle ciminiere inglesi’. Per ripulire la sua pessima nomea, Trump poteva solo andare a pescare tra i necrologi, invocando l’aiuto di Michael Jackson.

L’amicizia tra i Trump e Michael Jackson risale alla fine degli anni ’80

In propaganda elettorale è più efficace una testimonianza esterna di una diretta. Non è Donald Trump padre a tirare in ballo lo spirito di Michael Jackson, che sembra davvero non trovare pace. Il figlio Donald Jr. Trump ha da poco pubblicato un libro che si intitola “Triggered: how the left thrives on hate and wants to silence us” (n.d.r. Provocazione: come la sinistra vive di odio e vorrebbe tapparci la bocca). A prova delle false accuse di razzismo rivolte a suo padre, Trump Jr. scrive che un razzista non avrebbe mai fatto stare nella stessa stanza il proprio figlio con un non-bianco, per quanto si parli di Michael Jackson.

Trump Jr: Non è strano che un razzista abbia lasciato suo figlio con Michael Jackson?

https://youtu.be/z-yXx57VS3U

Non è la prima volta che un Trump tira in ballo Michael Jackson all’interno della biografia della famiglia. Anche Ivanka in “Raising Trump” aveva scritto che era normalissimo per i figli dell’attuale Presidente giocare con i lego con il famoso artista e guardare insieme MTV. Un’amicizia  certamente documentata da tantissime fotografie. Insomma, lo stesso Michael Jackson che uscì innocente dalle orribili accuse di pedofilia dell’inchiesta del 2005. Redivivo con “Leaving Neverland”, il documentario che ha portato a galla altre testimonianze, ma che non ammette contraddittorio. Ora viene chiamato nuovamente in causa per migliorare l’immagine pubblica del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, allo scadere del mandato e alla vigilia delle elezioni. È lecito chiedersi se Michael Jackson troverà mai pace.

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