Dolore è il progetto solista di Giorgio Trombino, classe 1988, musicista e compositore poliedrico. Due dischi alle spalle pubblicati nel 2019, “L’orrendo spettacolo della morte” e “Fantasmi”, un Ep pubblicato quest’anno che precede “2020: i sette teschi di Andromeda”. Ma non solo: anche diverse collaborazioni con gruppi progressive della zona palermitana. Una carriera dedita alle nuove frontiere del mondo sci-fi e della musica sperimentale da film. Dolore dimostra di avere la capacità di saper guidare le sensazioni degli ascoltatori negli spazi nascosti delle loro inquietudini. L’ispirazione ovviamente è quella dei grandi maestri della scena Horror come i Goblin, la band progressive italiana autrice del celeberrimo tema di “Profondo Rosso”.
Dolore e “2020: i sette teschi di Andromeda”: un disco che va ascoltato di notte senza aver paura di lasciarsi travolgere del mistero dell’ignoto
“2020: i sette teschi di Andromeda”, uscito nientemeno che lo scorso 31 0ttobre, è il nuovo disco di Dolore pubblicato dalla casa discografica americana Horror Pain Gore Death Production. I titoli delle tracce segnano l’itinerario surreale di uno sfortunato viaggio nello spazio. Per citarne alcuni “Labirinto di circuiti”, “Ciò che attende nell’ombra” e “Mare Tranquillitatis | Spegnimento del sistema di sopravvivenza”. Il sound ci ricorda le sonorità della retrowave, i sintetizzatori mantengono un suono molto riconoscibile per tutta la durata del disco. Il mix delle tracce è invece abbastanza contemporaneo e gli strumenti ben bilanciati nelle cuffie. “2020: i sette teschi di Andromeda” di Dolore è disco spettrale capace di trasformare le nostre serate nel migliore dei film horror.