Chiunque abbia mai provato ad emergere nel campo della musica in Italia si è sempre trovato di fronte al dilemma della lingua: cantare nella mia lingua natale o sfidare il destino e scrivere in inglese (e sentirsi dire che in Italia non si farà mai niente)? A LEMON accetta la sfida, infatti in “Green” tutte le canzoni sono scritte in inglese. Vivere in un mondo ampio è anche la possibilità di esprimersi in una lingua diversa da quella natia. Inoltre “Green” si presenta all’ascolto come una produzione di altissimo livello, che non ha nulla da invidiare alle produzioni internazionali. Come se non bastasse Alessandro suona, arrangia e compone quasi la totalità del suo disco. Insomma, un vero e proprio one man show.
A LEMON in “Green”, musicista, produttore e arrangiatore
“Green”, in uscita oggi 17 Aprile, è un disco dal sapore nostalgico che riprende molto dalla corrente della Neo-psychedelia e del dream-pop che proprio in questi anni stanno vedendo un periodo rigoglioso. Ad esempio la prima traccia di apertura del disco “A Little Longer” mi ricorda molto lo stile di Kevin Parker, fondatore dei Tame Impala. Il groove ritmato, le chitarre funky, e ancora di più l’utilizzo della voce. Ma si sente pure l’influenza dei suoni sperimentali dei Gorillaz utilizzati in negli ultimi lavori. Per concludere A LEMON ci trasmette un mood estremamente ballabile con ma con una nota sad di fondo. Provate ad immaginare, una festa universitaria, musica, alcol e gente giusta, ma la ragazza (o il ragazzo) che ti piace sta parlando con un altro/a.