Achille Lauro durante una esibizione al 70° Festival di Sanremo – 4 febbraio 2020.
Achille Lauro durante una esibizione al 70° Festival di Sanremo – 4 febbraio 2020.

ACHILLE LAURO, MALEDUCATA: l’innata arte da punk della domenica

Achille Lauro insiste sulla sua “nuova immagine” da punk (della domenica) e pubblica sui suoi social uno scatto che anticipa il video di “Maleducata”. Nella didascalia possiamo leggere una frase di Billie Joe Armstrong, frontman dei Green Day:

«Un giorno un ragazzo mi chiese ‘Cos’è il punk?’. Io diedi un calcio a un bidone e dissi ‘Questo’. E allora lui fece la stessa cosa e mi chiese ‘Questo è punk?’ E io risposi ‘No, questa è solo imitazione»

Punk è moda? Non per noi!

Questo suo ennesimo cambio di look arriva, in realtà, su dei riferimenti che Achille Lauro già aveva portato in scena. Non è la prima volta che il cantante decide di chiamare in causa il frontman dei Green Day; ricordiamo la frase “Chitarra in perla Billie Joe”, contenuta in “Rolls Royce”, il brano portato a Sanremo nel 2019.

Non che questa cosa lo renda più o meno punk, ma sembra proprio che Achille Lauro abbia un debole per Billie Joe Armstrong e per questo punk (semi) nuova scuola. Non che basti una citazione dei Green Day per essere considerati punk; ma volendo vedere il bicchiere mezzo pieno: poteva andare peggio, poteva tirare fuori una citazione di Gigi D’Alessio.

Comunque foto e citazioni a parte, il tutto è stato concepito per la pubblicazione del video, appunto, di “Maleducata”. Il brano, già presente nella colonna sonora della terza stagione di “Baby”, la celebre serie Netflix, e sarà contenuto nel nuovo “1969”.

“Maleducata”, l’incubo di ogni vecchio punk

Ascoltando “Maleducata”, oltre alle ovvie differenze di genere che non c’entrano nulla col punk, appare anche un dettaglio che probabilmente Billie Joe Armstrong nemmeno apprezzerebbe.
In basso, in bella vista, la scritta “Il filmato contiene marche e prodotti per fini commerciali”. L’incubo di ogni vecchio punk mai pentito e il godimento di ogni “buon” capitalista nascosto dietro i jeans strappati e una chitarra (vagamente) distorta. Il punk è morto.

Questa riedizione del disco di Achille Lauro uscirà il prossimo 25 settembre ed è una rivisitazione del disco del 2019. Certo cambiare le carte in tavola dopo appena un anno sembra un po’ prematuro ma Achille Lauro non è nuovo a provocazioni del genere e quindi, dopo appena un anno e qualche mese, ecco una nuova versione di “1969”, per la gioia dei fan che dovranno comprare di nuovo lo stesso disco.

Continua a vele spiegate la carriera di Achille Lauro che continua a sfornare dischi come se non ci fosse un domani; complice anche tutta una serie di idee e di ispirazioni che portano l’artista a un continuo cambiamento artistico e stilistico.

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