Il racconto, le sfumature sonore e la ricerca di un sound altro diventano componenti imprescindibili di un percorso musicale affascinante, fatto di atmosfere oniriche e ricordi personali dell’artista. In questi sette brani troviamo un racconto; il vissuto dell’artista che con naturalezza si mescola al sogno e diventa narrazione, filtrata però da questo “velo” onirico e sognante.
AGA è un artista molto interessante in grado di dare vita a un sound che sembra andare oltre il tempo e lo spazio per ricondurre l’ascoltatore in questo vortice sonoro e concettuale su cui sono costruiti brani. Siamo davanti a un lavoro “circolare” costruito su linee melodiche e vocali ossessive che si riavvolgono di continuo.
AGA costruisce “Dream On” con eleganza e raffinata ricerca sonora, come una sorta di viaggio sonoro onirico
Un caleidoscopio fatto di suoni e colori intrigante ed affascinante. La cosa interessante è che le ripetizione vocali e sonore diventano parte del sound di “Dream On”, che pur essendo semplice e decisamente diretto riesce ad essere avvolgente e denso di sfumature interessanti.
AGA è un artista molto particolare. Tra elettronica e synth pop riesce a regalare all’ascoltatore circa 20 minuti di pura ispirazione e una storia personale che va scoperta un brano alla volta. Per certi versi sembra di essere davanti a un cantautorato 3.0; quello che Franco Battiato aveva già esplorato anni fa ma che dopo il Maestro era rimasto quasi completamente vergine. AGA ha qualche tratto in comune con il cantautore de “La Cura” e la cosa non può che essere decisamente un punto a suo favore.
“Dream On” è un buon disco che si ascolta facilmente e cattura l’attenzione dell’ascoltatore sin dalle prime note. Sicuramente AGA è un artista interessante. Il disco ha tante buone idee che si traducono in brani altrettanto validi in grado di mantenere alto l’interesse anche dell’ascoltatore più esigente.