Cesare Cremonini in concerto all'arena di Verona nel 2013
Cesare Cremonini in concerto all'arena di Verona nel 2013

CESARE CREMONINI, bufera social per la battuta sulla colf da CATTELAN a EPCC

Brutto scivolone per Cesare Cremonini ospite allo show televisivo Sky “E poi c’è Cattelan” dello scorso 23 giugno. Non è raro ascoltare freddure e battute irriverenti durante la trasmissione di Alessandro Cattelan, ma questa volta il web non ha gradito l’eccessiva leggerezza. Specialmente perché avvenuta durante un periodo storico di protesta globale abbastanza delicato.

La Battuta di Cesare Cremonini che ha fatto infuriare l’internet

Durante la trasmissione i due hanno avuto una conversazione riguardo la colf di Cesare Cremonini. Sembrerebbe essere tutto nella norma, ma le affermazioni del cantautore non sono piaciute alla popolazione della piattaforma dall’uccellino blu. Probabilmente non sono piaciute a nessuno.

«Ho pensato alla mia donna delle pulizie che si chiama Emilia. Non è vero non si chiama Emilia. Lei è moldava e io ho preteso, in onore della mia terra di chiamarla Emilia. Io voglio chiamare anche mia figlia Emilia. Ognuno dovrebbe chiamare le persone come crede, soprattutto le persone che entrano in casa tua. Sono pagate e quindi possono far cambiare il loro nome»

Alessandro Cattelan ha provato a metterci timidamente una pezza, cercando di far virare il discorso tra una risata e l’altra, rispondendo con frasi del tipo: «Ho capito, ma chiamaci tua figlia», e «c’avrà un nome ‘sta donna», ma non è stato abbastanza. Gli utenti, oltre a inveire contro il cantautore bolognese, non hanno gradito l’assenza di presa di posizione del conduttore.

La risposta degli utenti di Twitter

Ovviamente non sono mancati i commenti della popolazione del web. Alcuni di questi dicono: «Siamo riusciti – nella stessa frase – a mettere insieme: sessismo, razzismo/colonialismo, classismo, sovradeterminazione o comunque la convinzione che basti pagare perché il nome della tua terra diventi più rilevante di quello di una donna moldava»; «Quindi al prossimo concerto lo chiameremo Ugo perché viene pagato. Questa quarantena ha rincoglionito molti cantanti. Troppi».

È giusto usare l’irriverenza e il black humor per dissacrare qualsiasi argomento. Sono linguaggi molto familiari nei vari Late Show, ma c’è differenza tra offesa libera, probabilmente inconscia in questo caso, e battuta da stand-up comedian. Bisogna saperlo fare, non tutto è giustificabile dal “dai, era una battuta”. Cesare Cremonini, grazie alle sue pessime affermazioni a EPCC, è finito primo nelle tendenze su Twitter. Un bel colpo, non c’è che dire.

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