“Dawn of a New Era” dei Cremisi è un concept album in cui sonorità progressive metal si sposano a un sontuoso impianto orchestrale
Dalle ceneri della terribile epidemia è però destinata a emergere la “Nuova Era” che dà il nome all’album. La title track ne è forse la canzone più riuscita e memorabile. Una ritmica orecchiabile ed energica è accompagnata da un testo particolarmente felice, in un connubio che riesce a far respirare l’atmosfera luminosa del Rinascimento in modo convincente e coinvolgente. La successiva “Captain’s Log”, dedicata alla scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, segue queste premesse. L’assenso della Regina di Spagna all’ambiziosa avventura per mare è celebrata da una riuscita marcia di chitarra e batteria. Questo dittico sulle scoperte e le innovazioni dell’epoca lascia poi spazio all’altra faccia della medaglia, quella delle persecuzioni e delle guerre religiose.
I Cremisi hanno saputo creare un efficace mix di sinfonia, tecnica e ruvidezza sonora, potente ma sempre raffinato
“Confession” rallenta i toni, affidando il ritratto delle vittime dell’Inquisizione a una canzone appropriatamente cupa, punteggiata dalle incursioni del pianoforte e della chitarra acustica. La batteria di Rolando Ferro commenta con eleganza, per poi affondare il colpo durante i ritornelli e sul finale. “In the Name of the Lord”, ispirata forse dalla guerra di religione anglo spagnola, rappresenta forse un momento di stanca dell’album, sia a livello di musica che di testo. Fortunatamente il tapping di Federico Palmucci da un certo movimento al corpo della canzone. Le onde del mare e un reprise di “Dark Winds” aprono la strada a “The Battle of Lepanto”, brano scelto dai Cremisi per il video musicale di anteprima. È una traccia robustamente metal, che si apre al symphonic nel trascinante ritornello, quasi da metal opera.
Se l’ispirazione sonora dei Cremisi viene dalla scena metal americana, l’argomento di “Dawn of a New Era” è tutto nostrano
In “The Hanged Man” la ormai collaudata formula prog symphonic viene interrotta da un “Eterno Riposo” cantato in latino, per raccomandare a Dio l’anima di un congiurato. “Dawn of a New Era” si conclude con “On the Moon”, ispirata al celebre episodio dell’Orlando Furioso. L’atmosfera poetica e meravigliosa di quest’ultima canzone segna uno stacco inaspettato con il resto delle tracce, ma particolarmente riuscito. In conclusione, i Cremisi hanno saputo creare un efficace mix di sinfonia, tecnica e ruvidezza sonora, potente ma sempre raffinato, dalle ispirazioni musicali evidenti, ma rinfrescate da una chiave storica intelligente e decisamente suggestiva.