“Tramas” è un disco suggestivo che fa dell’eleganza e della ricerca sonora il suo punto di forza. Il jazz strumentale non è sicuramente da tutti, ma se riuscirete ad entrare nelle elaborate dinamiche di questo disco, resterete sbalorditi dalla maestria di Francesco Venerucci e dei musicisti che hanno collaborato nella registrazione del disco.
Francesco Venerucci con il suo “Tramas” ci porta in un viaggio sonoro tanto affascinante quanto complesso
Un lavoro intenso e di un gusto davvero fuori dal comune; Francesco Venerucci riesce a trasformare l’esperienza visiva in musica, portando in notazione musicale ciò che vede e che lo circonda. Con l’eleganza e la sensibilità artistica che lo contraddistingue.
Altra particolarità di questo album è il fatto che è stato composto e arrangiato per un ensemble di 10 elementi: quintetto jazz e quintetto d’archi. Così facendo, Francesco Venerucci pone al centro dell’opera il rapporto tra la composizione, nel senso più classico del termine, e l’improvvisazione di matrice jazz. Il garbo e la classe della partitura scritta e suonata e l’intensità dell’improvvisazione, sullo stesso piano per dare vita a queste atmosfere suggestive e intriganti.
Francesco Venerucci con il suo “Tramas” ci porta in un viaggio sonoro tanto affascinante quanto complesso. In questi nove brani troviamo momenti di rara intensità misti a una sensibilità artistica superata solo dalla grande preparazione dei musicisti che hanno dato vita al progetto.
“Tramas” di Francesco Venerucci è un disco suggestivo che fa dell’eleganza e della ricerca sonora il suo punto di forza
“Tramas” vede, oltre Francesco Venerucci al pianoforte, Dave Liebman al sassofono, Ricardo Formoso alla tromba, Tancredi Emmi al contrabbasso e Bruno Tagliasacchi Masia alla batteria. Nel brano “Gare de l’Est”, Gianni Iorio al bandoneon. Il quintetto d’archi de “I suoni del Lago String Quintet” con: Riccardo Bonaccini al primo violino, Loreto Gismondi al secondo violino, Achille Taddeo alla viola, Ernesto Tretola al violoncello e Piero Cardarelli al contrabbasso.
Francesco Venerucci ha composto e realizzato un grande disco. Uno di quei lavori che non passerà di certo in sordina agli occhi degli appassionati di jazz. Per i “non addetti ai lavori”, nonostante quella che può sembrare una certa difficoltà nell’ascolto, il suggerimento è quello di lasciarsi trasportare da “Tramas” e perdersi nella sua suggestiva eleganza.