“Desdemona” è anche una storia di tematiche sociali artisticamente camuffate in storie e testi apparentemente poco attuali. I Rossometile attraverso l’utilizzo di tematiche esplicitamente medioevali, vogliano raccontarci una storia di distacco ed isolamento sociale; Delle tematiche ora più che mai attuali. E questo è evidente già dall’etimologia del nome “Desdemona”, titolo del disco e dell’omonimo brano di apertura. Il termine infatti, utilizzato come nome proprio, attribuito ad una donna significa “nata sotto una cattiva stella”. È proprio con la prima traccia del disco che i Rossometile ci parlano dell’oppressione e della violenza in rosa.
“Desdemona” dei Rossometile segna definitivamente lo stile di questa band, un sound sospeso tra gothic metal e musica celtica.
È da notare anche l’utilizzo, all’interno dell’album, di un intenso utilizzo di strumentazioni tipicamente storiche come la ghironda e la cornamusa medioevale. Ascoltando bene è possibile rinvenire infatti un omaggio ad un sonetto del 1580 conosciuto col nome di “Greensleevs”. L’idea di mescolare questi timbri morbidi ad una sonorità prettamente gothic metal fa parte dello stile peculiare dei Rossometile. E ancora l’utilizzo frequente della recitazione, come nell’incipit di “Sole che cammini”. Questi sono soli alcuni dei molti particolari interessanti che è possibile trovare all’interno di “Desdemona”. Il disco, uscito lo scorso 11 di aprile, è ora disponibile su tutte le piattaforme digitali. Consiglio l’ascolto a tutti coloro che apprezzano sonorità metal o in generale pop rock.