Ironwill
Ironwill è il progetto di Salvo Dell'Arte, che, dopo aver fondato e militato in svariate band, mette in cantiere un progetto solista di un concept album dai contenuti sociali di attualità

IRONWILL: “Volevo creare un nuovo genere ed è nato lo Psychological Rock”

Diamo il benvenuto su Music.it a Ironwill. Per iniziare con un sorriso questa intervista raccontaci un simpatico aneddoto legato alla tua carriera.

Ciao ragazzi, innanzitutto grazie di ospitare Ironwill sulla vostra rivista dedicata alla musica. Ci sono diversi simpatici ricordi nella mia storia, ma preferisco sostenere che il più simpatico sarà quello che deve ancora venire; così preparo il sorriso fin da ora. A parte i giochetti, ricordo quando dovevo suonare in un festival metal a Bari ed ero impegnato in una stagione estiva in campagna in Sicilia. Dovevo raggiungere la band direttamente nel luogo del festival col treno; ho pensato che sarebbe stato bello farmi aggiustare i capelli dal barbiere locale al quale ho accennato che dovevo fare un concerto. Senza accorgermene, in quattro e quattr’otto, mi ha tagliato i capelli e pettinato come Elvis Presley! Quando mi sono visto nello specchio mi sono sentito sprofondare; ma ve lo immaginate ad un festival metal pettinato col ciuffo alla Elvis?

Salvo Dell’Arte è il tuo vero nome, e Ironwill è lo pseudonimo con cui hai intrapreso questo progetto solista. Quando nasce l’idea di staccarti dai tuoi lavori con altri artisti, o dalle altre band, e tentare il grande salto?

Nel 2018 ho sentito l’esigenza di esprimere tutto il mio materiale musicale coniugato con testi che riflettessero qualcosa di più profondo. Che comunicasse concetti che potessero unire problematiche nelle quali gli ascoltatori potessero riflettersi. Stava nascendo in me il primo album “The Jonathan’s Journey” che è un concept album sul bullismo. Argomento scottante, che ho scoperto essere trait d’union che ci accomuna in molti, vissuto direttamente o indirettamente. Non volevo parlare di demoni, vichinghi o altri stereotipi musicali, volevo comunicare i problemi che tutti noi affrontiamo quotidianamente; volevo creare una band definibile come Psychological Rock. Così sono entrato in studio di registrazione ed è nato il primo CD.

Ma il tuo progetto non è fatto solo di canzoni…

Il mio progetto va oltre la musica e i testi; sono riuscito a produrre un fumetto con la storia di “The Jonathan’s Journey” che vorrei distribuire nelle scuole. Sono state disegnate 10 tavole che rappresentano le 10 canzoni del CD. Ho radunato artisti della fotografia che hanno regalato i loro scatti al progetto. Ad ogni concerto espongo la mostra delle tavole del fumetto, le fotografie, le tavole grafiche per sensibilizzare il pubblico sulla tematica del bullismo.

Il nuovo singolo di Ironwill è “Picture-Life”. L’energia che scaturisce da questo brano è straripante. Lo stile è quasi heavy, ed è difficile non farsi trascinare dall’onda impetuosa che arriva dalla batteria e dai riff di chitarra. Raccontaci come nasce questa traccia così potente.

È il primo singolo della seconda fase del progetto Ironwill; finito l’argomento bullismo, mi sto concentrando su altri aspetti umani che fanno parte dell’evoluzione che ognuno di noi dovrebbe intraprendere. Per dare luce alla propria vita. “Picture Life” parla della vita immaginata che il protagonista ha nella sua anima. Il risveglio dopo errori le cui radici restano radicate nella pelle; ognuno di noi può scegliere la luce che illumina la sua vita. Il testo ha una forte portata emotiva per me, così ho ricamato la musica sperando di dare significato al messaggio trasmesso.

Poi c’è l’altra faccia della medaglia, un altro progetto dal nome Ironwill B2B, più orientato verso il blues. Il contrasto ci affascina, e ci piacerebbe saperne di più da te.

Si, Ironwill B2B (acronimo di Back to Blues) è l’altro colore del mio essere, quello più malinconico; al momento della nostra chiacchierata ho leggermente modificato il percorso fondendo entrambe le facce della medaglia. Un nuovo percorso musicale dove tento di unire le vene in un unico flusso sanguigno. Il risultato è un equilibrio personale tra le due mie visioni musicali. Metal e blues, che definisco ancora una volta Psychological Rock strettamente correlato con i testi e con le immagini fotografiche e video. Ad oggi sono usciti altri due singoli disponibili on-line “I’M Back To Me” e, fresco fresco di pubblicazione, “Out Of The Cage”.

È il tuo progetto solista, Ironwill, ma non sei solo, anzi. Ci parli delle collaborazioni presenti nelle tue canzoni? Per esempio ci viene in mente il tuo amico Tony Franklin al basso…

Tony Franklin è un’icona della musica rock fin dagli anni 80; ha suonato con i miei idoli come Jimi Page, Whitesnake e tanti atri; la sua maestria al basso è un riconoscimento planetario che coniuga il suo nickname col quale è conosciuto da tutti, “The Fretless Monster”. Ci siamo conosciuti qualche anno fa a Los Angeles e gli ho parlato del mio progetto sul bullismo. Tony ha accettato subito con entusiasmo di suonare il basso nelle tracce del CD e per me è stato come coronare un sogno; è una persona stupenda oltre ad essere un ottimo musicista. Nella fase attuale al basso suona Calvin Duke, noto musicista underground italiano e splendida persona; alle corde vocali abbiamo Riell che dopo anni di esperienza nel pop ci aggredisce con la sua timbrica e arricchisce le songs.

Ok, questo che ci dici riguarda l’oggi, ma anche sul primo album di collaborazioni ce ne sono tante…

Sul primo concept album, “ The Jonathan’s Journey”, hanno collaborato altri fantastici musicisti. Alla voce: Andrea Rock (voce di Virgin Radio), Morgana De Laude, Piero Leporale, Khifra. Tutte fantastiche voci che hanno dato il giusto tono alle singole canzoni, proprio quello che io desideravo dovessero comunicare all’ascoltatore.

Ironwill B2B è chiaramente un blues contaminato da sonorità moderne, e molto più vicine al metal di Ironwill. Stai cercando il modo di fondere i due progetti, in futuro, o viaggeranno sempre e comunque su binari paralleli?

Hai colto nel segno; sono nate come due strade parallele, ma essendo nate dalla mia anima si intersecavano continuamente. Sicché ho naturalmente deciso di fondere le due tendenze in un nuovo progetto unitario, sospendendo temporaneamente le venature metal più estreme e quelle blues malinconiche. Il risultato è Psychological Rock.

Il tuo stile ed il sound dei tuoi brani, ad un primo ascolto, potrebbero trarre in inganno riguardo la nazionalità di Ironwill. Difficile pensare subito ad un artista italiano se poi nelle orecchie arriva un suono in stile metal nord-europeo. Riesci a dare alle tue creazioni un tocco così internazionale…

Beh questa è una lusinga più che una domanda; mi riempi di gioia perché significa che la musica non ha confini, nazionalità, colori politici. Unisce tutti sotto un’unica bandiera.

Siamo in un periodo un po’ delicato, tra pandemia e atti di violenza. Ci viene subito in mente il giovane Willy Monteiro Duarte, malmenato fino alla morte qualche giorno fa. Una storia che rattrista molto e ci fa pensare. Nel tuo progetto vengono trattati temi sociali tra cui il bullismo. A volte però si va troppo oltre…

La piaga peggiore dell’umanità è l’ignoranza crassa e supina che ammorba ed acceca gli esseri umani. Episodi come questo sono l’ispirazione delle tematiche che affronto. Osservo dentro di me e fuori nel mondo, mi faccio domande. Non trovo soluzioni universali, ma provo a dare risposte a me stesso. Sperando che anche gli altri possano riflettersi e trovare la propria strada evolutiva verso un miglioramento individuale e così auspicare quello collettivo. La musica può unire ed essere pedagogica. L’ignoranza rende l’uomo come la Bestia.

Quali sono i tuoi programmi per il prossimo futuro? Qualche live dove possibile, altri singoli in uscita… Facci fare uno scoop.

Stiamo registrando le canzoni del nuovo cambiamento Psychological Rock; la musica è varia ma decisamente rock e le tematiche sempre di riflessione interiore. È il mio modo di evolvermi come uomo. Siamo già a sei brani pronti per il master, ma farò uscire il tutto a CD ultimato. Gireremo due video per i primi due singoli. In fase di final cut ci sono i due video che ho girato per le due canzoni del progetto Ironwill B2B. Sono “I’M Back To Me” e “Out Of The Cage”, con la regia di Fabrizio Luzzo; Mi sento entusiasta perché ho cercato di trasfondere in immagini i concetti espressi nei testi; la musica prende forma in immagini in movimento e i protagonisti delle canzoni assumono fisicità nelle storie.

Grazie Ironwill, le nostre domande sono terminate. Lasciamo a te lo spazio per aggiungere ciò che vuoi e, magari, per fare un saluto ai tuoi fan e alle persone che seguono Music.it!

Beh allora ne approfitto. Faccio un augurio a tutti i lettori. L’ignoranza non impedisce alla verità di essere tale ed ognuno di noi è portatore di uno spicchio di essa. Dobbiamo a noi stessi l’evoluzione dell’anima e la musica può unirci in questo obbiettivo. Stay rock, Stay in Evolution.

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