Un lavoro quello di Ye (ex Kanye West) che non aveva convinto il pubblico due anni fa, ma che forse aveva più a che fare con la propria anima e il proprio periodo di conversione che con la musica. Infatti il disco decisamente breve, ricevette poche recensioni positive. Un album che affrontava i temi della cristianità avvicinandosi a un Christian Hip hop m anche era diverso da tutto quello che Ye aveva scritto fino a quel momento.
Musicalmente ad oggi non rimane sicuramente uno dei lavori più memorabili del rapper, ma come sopra, forse acquista senso visto il cammino spirituale che l’artista sta metendo tutt’ora in atto e che quindi non sembra più essere solo una fase. Nel disco tra una strofa e l’altra si potevano ascoltare anche diversi deliri dell’artista, perché effettivamente solo così si possono chiamare.
Infatti, ad esempio, in “Close on Sunday” paragona Dio e la Chiesa con la conservatrice catena di fastfood Chick-Fil-A che ha deciso di chiudere la domenica. Non solo una mossa azzardata, ma quasi al limite del ridicolo e che mise in dubbio anche l’idea di conversione del rapper. Un lavoro ricco di riferimenti evangelici, che anche se oggi assume più senso, resta comunque uno dei meno riusciti di Ye sotto un punto di vista prettamente musicale, dove alcuni brani perdono del tutto il mordente e rimangono lontani dalle abitudini a cui l’ex Kanye West ci aveva abituato.