Sono trascorsi tre anni dalla tragica morte di Matt Roberts, primo chitarrista e fondatore del gruppo alternative rock/metal 3 Doors Down. Un gruppo che dalla sua formazione, nel 1996, ha pubblicato 7 album, 1 raccolta, 2 EP e una lunga serie di singoli vincenti. “Here without you”, “Kryptonite”, “When I’m Gone”, “Loser” sono solo alcuni dei titoli di brani che hanno portato i non più tre amici di Escatawpa – Mississippi – a guadagnarsi diversi dischi di platino e una candidatura ai Grammy Awards per la miglior performance rock nell’ormai lontano 2002.
Da subito apprezzati negli Stati Uniti – hanno rapidamente scalato le classifiche statunitensi e fatto innamorare migliaia di fan – i 3 Doors Down hanno saputo conquistarsi anche il Belpaese. Una storia, la loro, che è stata d’ispirazione per molti giovani musicisti nostrani e non. Tre amici appassionati di rock che realizzano il sogno di diventare musicisti apprezzati. Due tour mondiali ed un seguito da capogiro sena mai montarsi la testa. Matt Roberts era uno di loro.
Oggi, tre anni dalla tragica morte di Matt Roberts, primo chitarrista e fondatore del gruppo alternative rock/metal 3 Doors Down.
Lasciò il gruppo nel 2012 per ragioni di salute – pare avesse problemi circolatori– e in via del tutto amichevole, senza rancori né turbamenti. Infatti, alla notizia della morte, il gruppo non esitò ad esprimere il cordoglio per la perdita subita: «Non possiamo esprimere il nostro dolore per la notizia della morte di nostro fratello Matt. Era un musicista di talento e un vero amico. Lo ricorderemo per sempre attraverso le canzoni che abbiamo creato assieme. Ci mancherà tantissimo».
Tre anni fa. Tre anni esatti da quella notte del 20 Agosto 2016 in cui Matt Roberts fu ritrovato privo di sensi nella hall dell’albergo in cui soggiornava assieme al padre Darrell Roberts. Il giorno successivo, il chitarrista avrebbe dovuto esibirsi per un evento di beneficenza in Milwaukee. Nonostante si fosse parlato subito di overdose, le cause del decesso vennero chiarite diverse settimane dopo. Si trattò di sovradosaggio di medicinali. Stando alle dichiarazioni di Darrell Roberts, Matt Roberts aveva sempre sofferto di attacchi di panico ed ansia e sempre ricorso a cure medicinali, tanto da generare nel giovane una vera e propria dipendenza
Poco dopo la perdita del figlio, Darrell Roberts ha citato in giudizio il Dott. Richard Shellgrove, accusandolo di aver prescritto del fentanyl ed altre sostanze pesanti che avrebbero causato la morte di Matt Roberts. Solo nel 2018, la giuria ha emesso un verdetto secondo cui il medico risulta innocente. Per oggi, nessun post sui social a ricordare Matt Roberts. Non che ce ne sia bisogno. In fondo, gli stessi 3 Doors Down lo avevano annunciato: «Love me, when I’m Gone. E l’amore trova la via del silenzio, molto più di quanto le limitate parole possano esprimere. Ciao Matt!».