Fortunatamente con la crisi del 2008 la realizzazione come nel ‘sogno americano’ è relegata nella sfera onirica. Non sempre si può sempre diventare ciò che si vorrebbe. Ma ci vorranno diverse altre generazioni per liberare la mente da atrofie che impediscono di allargare la possibilità. Per esempio, che nella ginnastica artistica vinca la tecnica di Simone Biles contro la proverbiale eleganza delle ginnaste russe. O che l’hard rock possa avere eccezionali performer di colore come Skin degli Skunk Anansie. È vero, la ‘classe dominante’ si è anche appropriata di frammenti di cultura popolare – balli, musica – e, individuandone le regole, li ha restituiti a tutti i consumatori come fossero un suo prodotto originale. Ma guai agli outsider che cercano di valicare il limite (inesistente) di competenza. Le maglie del possibile si stringerebbero come una trappola.
Gli Skunk Anansie sono un’importante eccezione la cui musica non è considerata dai più neanche propriamente rock
La meravigliosa frontman degli Skunk Anansie sbotta letteralmente a un’intervista rilasciata a “Consequences of Sound”. In fondo, il rock viene dal blues. Impossibile non considerare l’influenza e il grandissimo apporto che ha avuto la cultura e la spiritualità nera nel dargli anima e corpo. Nessuno si stupisce a vedere un uomo o una donna bianca appassionarsi di blues, jazz o soul. Ma ci sono tantissime ritrosie da parte delle produzioni, anche indipendenti, nell’affidare un progetto hard rock a una band nera. Gli Skunk Anansie restano un’importante eccezione la cui musica, a detta di Skin, non viene considerata dai più neanche propriamente rock.
Questi gli argomenti della forte denuncia di Skin a “Consequence of Sound”
Non nega le difficoltà incontrate dai bianchi nell’approccio iniziale a generi fondamentalmente black. Però, sbocciato il primo, si apre una possibilità per tutti quelli che finora erano stati solo ad ascoltare. L’aspetto più grave della denuncia di Skin è nell’atteggiamento generale delle produzioni, che scoraggiano in partenza le aspirazioni ad appropriarsi di uno spazio di espressione che viene riconosciuto come esclusivo di una categoria specifica.