Meise in una foto promozionale.

MEISE e i suoi pensieri espressi nel primo album dal titolo omonimo

MIESE COVER EPMeise ha rilasciato il suo primo lavoro discografico attraverso l’etichetta Grifo Dischi con la distribuzione di Artist First. L’album, costituito da cinque canzoni, costruisce un mosaico di vita quotidiana in cui Meise ha voluto far confluire ogni suo pensiero. Infatti, la scelta del  titolo non poteva che ricadere su Meise stesso. Le canzoni sono state scritte ed elaborate durante il primo lockdown ed anche i suoni ne risentono dal momento che Meise ha deciso di registrarle così come sono nate, nella maggior parte.

Numerose sono le tematiche affrontate da Meise nei brani. Si passa dalla lontananza dai propri affetti all’insoddisfazione nel vedere gli altri rinchiusi in uno spazio che non permette una totale libertà espressiva  per poi, arrivare all’importanza della memoria perché dal passato si impara ad affrontare al meglio la vita. Meise scrive di sé e per sé, senza avere la presunzione di piacere a tutti i costi. Lo si capisce dal brano “Come mai” in cui racconta della difficoltà di addormentarsi. Quando il sonno non c’è, i pensieri si rincorrono e non trovano mai una via di uscita. Ecco, allora che Meise li trasforma in canzone.

Meise scrive di sé e per sé, senza avere la presunzione di piacere a tutti i costi

La canzone “Pezzi” è stato il singolo di esordio ma è anche quella che si riconosce sin dalle prime note. Racconta il senso di insoddisfazione nel vedere gli altri brillare in realtà minori. A volte, ci si accontenta di una realtà perchè si ha paura del cambiamento o del fallimento. Tutto ciò riguarda anche le attese e le prospettive nei confronti della persona amata. Il beat è coinvolgente e trascinante. All’ascolto con occhi chiusi porta in un’altra dimensione. Insomma, “Pezzi” è il pezzo del primo album di Meise.

All’anagrafe Mattia Murzilli, Meise, ha scelto la musica e soprattutto la scrittura per esternzare le emozioni giorno per giorno. Buttare fuori tutto con estrema sincerità e coscienza di sè. La scelta del suo nome d’arte arriva dall’opera “Il Fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello dove il protagonista si rifà una vita da zero con un’altra identità: Adriano Meis. Meise, però, sembra coincidere in pieno con Mattia Murzilli.

 

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