Sono passati 21 anni esatti dal giorno in cui Francis Albert Sinatra, in arte Frank Sinatra, ha lasciato il mondo orfano della sua voce. Una voce inconfondibile, passionale, intima e rassicurante. Una voce che ancora oggi risuona nelle orecchie di tutto il mondo come un vago ricordo nostalgico a volte. Forse troppe volte. Perché Frank Sinatra probabilmente dalle persone che sono sotto i cinquant’anni, per non parlare dei giovanissimi, è visto come un vecchio disco polveroso sullo scaffale di mamma, o addirittura di nonna.
Frank Sinatra fu soprannominato “The Voice” proprio per la sua magnifica voce
In casa mia in effetti non è mai stato così polveroso, anzi. Nella mia testa è sempre presente l’immagine di mia madre che sistema casa cantando “Fly me to the moon”. Eppure, è proprio in quel momento che scopri che poi, Frank Sinatra non è ne così vecchio, ne così polveroso. Oltre ad essere un eccezionale cantante, è stato un presentatore Tv e un vero e proprio simbolo degli anni 50. Tutti volevano essere come lui, avere il suo carisma, avere la sue verve, ma non è così semplice assomigliare a “La voce”.
Nasce da una famiglia di immigrati italiani. Il padre, dopo aver fatto il pugile per sbancare il lunario, aprì un piccolo bar e la madre invece riusci a farsi assumere come interprete per gli accusati clandestini italiani in America. Anche durante la crisi del ’29 riuscirono a non far mancare nulla al piccolo Frank, che già dimostrava un talento per la musica. Talento che gli costò l’espulsione dalla scuola, evento scatenante per la decisione di Frank Sinatra di fare il cantante.
Figlio di Italiani immigrati, decise di intraprendere la strada della musica nonostante il padre fosse contrario
Beh, inutile dire che riuscì nel suo intento. Considerata una delle voci più belle di tutto il XX secolo, Frank Sinatra dal ’45 al ’95 riuscì a piazzare ogni anno un suo singolo in classifica. Parliamo di ben 50 anni d’élite. Grazie al suo successo apri diversi locali a Las Vegas, nei quali si esibiva e faceva esibire diversi artisti, diventando quasi un magnate in quel periodo. Tutti erano innamorati di lui, anche lui stesso, che si definì un “maniaco depressivo a 18 carati”
https://youtu.be/onWf4_yl-pY
Sì, perché Frank Sinatra non era di certo un santo, ne tanto meno l’emblema dell’integrità. Incallito fumatore e bevitore di whisky, patito del gioco d’azzardo e innamorato delle donne, tutte le donne. Nonostante i suoi amori folli, si sposò ben tre volte, e tentò più volte il suicidio di quanti matrimoni aveva alle spalle. Evento che si ricorda particolarmente, quando ci provò infilando la testa nel forno. Sarà proprio grazie a lui che oggi l’immagine del “bello e dannato” o del playboy è così in voga?
Il giorno del suo funerale, le figlie di Frank Sinatra misero nella sua bara Whisky, accendino e Sigarette
Ecco perché ascoltarlo ancora oggi. Perché la sua musica è e sarà eterna. Perché Frank Sinatra rimarrà sempre un’idolo, che non merita di essere rilegato sullo scaffale in alto a casa dei nonni. Non merita di rimanere impolverato mentre le nuove generazioni si affacciano su un panorama musicale parecchio diverso. Perché Frank Sinatra è stato, all’epoca, quello che tutti andiamo cercando adesso. E probabilmente ancora non siamo riusciti ad assistere alla nascita di un personaggio alla sua altezza. Quindi tanto vale rispolverare quei vecchi dischi, farsi una cultura, e capire da dove arriva la musica moderna, dando solo un ascolto a una delle voci più belle mai vissute.