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Tommaso Di Giulio: “La musica costava meno della terapia”

“La musica è un modo ideale per esternare quello che mi agita e di fissarlo nel tempo, con cui ho un rapporto particolare, in quanto è come “aria liquida”. Inizia così la nostra intervista con Tommaso Di Giulio, animo artistico, eclettico e profondo, ma anche molto ironico.

Dal 2008 lavora come autore e sceneggiatore per TV2000, Rai, Sky Arte, Nexo Digital, Zecchino D’Oro, Fremantle, Mediaset, Discovery Channel.

Nel 2013, dopo l’autoproduzione “Tutto il male vien per nuocere”, pubblica il suo album d’esordio “Per Fortuna Dormo Poco” (Universal), che ha avuto un bel successo e lo ha portato ad un tour di 80 date.

Tra un concerto e l’altro ha avuto modo di suonare in numerosi festival e aprire per numerosi artisti come Franco Battiato, Francesco De Gregori, Pino Daniele, Afterhours, Max Gazze’, Brunori SAS, Marta Sui Tubi, Marlene Kuntz, Mannarino, Dente.

Il suo genere musicale preferito è l’Heavy Metal, di cui apprezza il pubblico appassionato e rispettoso, ma anche la teatralità.

“Anche basta”

L’ultimo singolo di Tommaso Di Giulio nasce da un insieme di bisogni personali, un misto di vissuto e di sfoghi, in cui si parla di frustrazione ma anche di voglia di cambiare, rimanendo sospesi nel dubbio di cosa accadrà nel futuro. Siamo di fronte a un rapporto in cui viene prosciugata l’energia di uno dei due, ma in cui ci si ritrova in loop, ricominciando ogni volta da capo. La presa di coscienza è l’obiettivo della canzone e dei suoi protagonisti.

Dopo l’estate uscirà l’intero album di Tommaso di Giulio “Dinosauri”, da cui è tratto il singolo e non vediamo l’ora di poterlo ascoltare tutto d’un fiato.

In bocca al lupo Tommaso!

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