Una foto promozionale dei TV DUST.
Una foto promozionale dei TV DUST.

TV DUST – S/T (EP) – Il synthpunk italiano non è morto, e il trio milanese ne porta alta la bandiera

“S/T” è l’EP di esordio dei TV DUST, un trio di apparenti nostalgici del synthpunk. L’artwork del lavoro è caratterizzato da gusti geometrici, in cui le linee dritte spezzate generano quelle curve. La formazione dei TV DUST rispetta alla lettera i canoni del synthpunk come sono stati formulati a posteriori: una batteria acustica, un basso ed un sintetizzatore.

Già dall’incipit di “Oh darling” è impossibile non pensare ai Suicide, rispetto ai quali i TV DUST scelgono sonorità più cupe. La scelta canora, invece, fuga ogni dubbio sul loro purismo. Nel timbro di voce risuona in sordina lo screaming dell’hard rock. Dimenticatevi di certe atmosfere briose della wave degli anni ’80, perché i TV DUST sono regolari ed assertivi.

Particolare è l’utilizzo delle tastiere, che non è l’origine dell’alone psichedelico che avvolge “S/T” nella sua interezza. La bolla di allucinazioni in cui i TV DUST calano l’ascoltatore è creata dalle scelte vocali. “Don’t be afraid” è la seconda traccia, che suggerisce un’influenza diretta dal post-hardcore nella strutturazione della frase.

Affrontare un genere così di nicchia e non rischiare di essere confusi con wave o techno è un’impresa per pochi. E tra questi pochi ci sono i TV DUST.

Proseguendo l’ascolto, in “S/T” si mantiene intatto l’intento abbozzato di eliminare qualsiasi grado di parentela del synthpunk con la techno. Inoltre si allontana sempre di più da alcune possibili influenze rockabilly mutuabili dai Devo. La sfumatura scelta dai TV DUST è piuttosto assimilabile ai Drinkin Electricity.

In “Little church” il ritmo si fa più sostenuto, ed il synth costituisce interamente la parte vocale e melodica, relegando il basso ad un ruolo più marginale. Quello che si ascolta è una specie di nenia al ritmo di percussioni con tinte psichedeliche invece che pagane. Non stonerebbe affatto in un rave.

“S/T” è un EP che trasuda la volontà degli artisti di cercare la loro personale formula, a prescindere dalle loro mmolteplici influenze musicali.

L’apertura di “I hear something” imposta la metrica a cui poi il canto si adegua. C’è di nuovo una tentazione di screaming come in “Oh darling”, palesata nella rincorsa singhiozzante alla cassa della parte vocale. Di particolare in “Open your eyes”, l’ultima traccia, c’è l’uso degli echi che nel ritornello catturano una precisa sfumatura della voce principale.

“S/T” è un EP che trasuda la volontà degli artisti di cercare la loro personale formula, anche e soprattutto a prescindere dalle molteplici citazioni e influenze provenienti dalla storia della musica. Affrontare un genere così di nicchia e non rischiare di essere confusi con wave o techno è un’impresa per pochi. E tra questi pochi ci sono i TV DUST.

 

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TV DUST

S/T

27 luglio 2018

Occult Punk Gang

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