“Diventeremo adulti” suona quasi come una minaccia, scandita, sussurrata e urlata dalla dolcissima voce di Giulia Mei, al secolo Giulia Catuogno. Una minaccia condita di sarcasmo e accordi martellanti al pianoforte, strumento scelto dalla giovane cantautrice per comporre i 12 brani – 11 inediti e una cover – del suo album d’esordio. Sui tasti bianchi e neri si costruisce, infatti, il suo primo disco. L’aver fatto parte dell’accademia musicale affiora dalla raffinatezza con cui tantissimi strumenti intervengono nella composizione. D’origine palermitana, è dal 2014 che Giulia Mei è sotto l’attenzione della critica musicale, arrivando per ben due volte alle selezioni finali di Musicultura e una volta per il Premio De Andrè. Si è anche esibita sul palco di Cosenza per il Tenco Ascolta e ad agosto ha aperto il concerto di Roberto Vecchioni. Non stupisce sapere che abbia tra i suoi maestri spirituali Fabrizio De Andrè, Luigi Tenco e Ivano Fossati.
In “Diventeremo adulti” Giulia Mei sceglie con gusto raffinato l’abito sonoro di ogni traccia
È prevista per il 28 marzo l’uscita di “Diventeremo adulti”, anticipata dal singolo “E fattela ‘na risata”. La produzione di questo gioiellino è curata dal cantautore Edoardo De Angelis, per l’etichetta Il cantautore necessario. L’album è assai variegato. Giulia Mei abbina perfettamente l’abito sonoro alle parole. Le liriche sincere, sarcastiche e spiritose come “Tutta colpa di Vecchioni” e “E fattela ‘na risata” si adagiano su impianti melodici e ritmici piuttosto briosi. Invece le confessioni intime e introspettive di “Lui” si accompagnano ad arpeggi solitari, in cui la sua voce duetta appassionatamente col pianoforte. Non è solo la forma musicale delle canzoni di Giulia Mei a far sembrare “Diventeremo adulti” una chiacchierata tra la cantautrice al pianoforte e chi di lei si mette in ascolto. Confidenza e spontaneità sono le parole chiave che motivano l’efficacia delle sue canzoni, che entrano in gioco anche in fase di registrazione. Un’autrice tutta da scoprire.