Sono passati pochi giorni da un’eclissi di Luna visibilissima da questo puntino blu nell’universo. La Luna è anche più piccola, ma è impossibile non lasciarsi ammaliare dai suoi volteggi leggiadri nel cielo. Non c’è inquinamento luminoso sufficiente a soffocare il suo splendore. Ma è il Sole a darle luminosità, come ci ricordano i Pink Floyd nella registrazione finale di “The Dark Side of the Moon”. Romantica, motivo d’ispirazione di sentimentalismi, principio del femminile, non c’è da meravigliarsi se fin dall’antichità l’uomo abbia immaginato di compiere avventure sul suo suolo. Tanti scrittori e artisti hanno immaginato la Luna abitata e abitabile. Galileo Galilei ce l’ha restituita simile alla Terra, allontanandola da un immaginario che la voleva perfetta e intoccabile.
Andare sulla Luna è il sogno di ogni bambino
Oggi ricorrono esattamente cinquant’anni dalla prima e unica volta che abbiamo visto l’uomo mettere piede sulla Luna, film diretto magistralmente da Stanley Kubrick e interpretato da Neil Armstrong. E pensare che David Bowie ed Elton John si sono fatti prendere per il naso da suddetti burloni, tanto da scrivere capolavori come “Space Oddity” e “Rocket Man”. Su Rai1 ci saranno i soliti Angela, padre e figlio, che continueranno a divulgare la leggenda dello sbarco sulla Luna, a cui nessuno più crede. Insomma, era inevitabile che durante la Guerra Fredda le parti antagoniste si mostrassero i muscoli vicendevolmente, ma quel periodo è finito. E in questa competizione spaziale vinse chi aveva il regista migliore.
(N.D.R.: diffidate dai complotti, guardate i documentari di divulgazione scientifica e fatevi guidare dal sarcasmo)
In realtà non c’è un lato oscuro della Luna. È un dato di fatto che sia tutta oscura.
La Luna è l’astro che orienta cuori solitari come quello di Vinicio Capossela in “Signora luna”. Riscalda le anime perdutamente innamorate come quelle di Antonello Venditti e Jovanotti in “Chiaro di luna”. Ha ispirato il folk dei Ratti della Sabina al grunge dei Pearl Jam. Non sono rimasti indifferenti al suo fascino lo sperimentalismo di Plini né la tagliente penna di Caparezza. L’intramontabile voce di Mina ha fatto ondeggiare generazioni a ritmo di twist e Debussy ha fatto sciogliere cuori di ghiaccio. L’impresa compiuta da Neil Armstrong, Buzz Aldrin e il loro team ha già ricevuto in dono una colonna sonora, nel 1983. “Apollo soundtrack”, firmata da Brian Eno per il documentario della NASA. Noi vi regaliamo una playlist per festeggiare in musica il sogno di ogni bambina e di ogni bambino, di ogni donna e di ogni uomo. In fondo, tutti saremmo voluti diventare astronauti solo per mettere piede sul suo terreno sabbioso.