Sono ben 74 le candeline sulla torta per un uomo che è una leggenda vivente: Ian Gillan, lo storico cantante dei Deep Purple nella loro formazione più amata e di successo, la Mark II. Icona rock e moderno Jesus Christ, fu proprio lui a diventare il protagonista del musical di Loyd Webber. Lui, coi suoi capelli lunghissimi e la sua potentissima ed altissima voce. Una voce che ha innamorato un’intera generazione e che tutt’ora seguita ad essere amata, ascoltata ed imitata – per quanto possibile –. Ian Gillan nasce a Hounslow (Londra) il 19 Agosto 1945. Da bambino, canta nel coro della chiesa del suo quartiere e decide di diventare un cantante dopo aver visto Elvis Presley.
“Una volta, mentre tornavo a casa, ebbi un’illuminazione che mi ha cambiato la vita. Andai a vedere un film di Elvis, uno dei primi. Pensai: ora so come diventare un attore del cinema! Perché non avevo voglia di iniziare la trafila delle scuole di recitazione. Volevo sfondare nel cinema e la via più veloce era fare il cantante.” Un sogno destinato ad avverarsi, quello di Ian di fare il cantante. Infatti, dopo una serie di esperienze liceali, nei primi anni ’60 entra negli Episode Six con i quali debutta in TV grazie al lancio del singolo “I hear Trumpets Blow”.
È nell’esperienza con gli Episode Six che Ian scopre la potenza della sua voce. Scopre il falsetto e di poter raggiungere note altissime attraverso il suo registro vocale. Dopo un discreto successo, la band va allo sbando. Anche i Deep Purple, formati da poco, in quel momento stanno cercando una direzione. Sarà Mick Underwood, batterista degli Episode Six, a suggerire Ian – già fan dei Deep Purple – come possibile cantante per il gruppo. Ad ascoltarlo cantare per la prima volta, il geniale chitarrista Richard Blackmore, detto Richie. Lo stesso che ha costretto Ian a lasciare il gruppo in diverse fasi della sua storia. Moltissime infatti le diatribe interne tra i due.
Ian Gillan: “Volevo sfondare nel cinema e la via più veloce era fare il cantante.”
È così che, dal 1970 al 1973, Ian Gillan prende parte in quella che sarà la formazione classica dei Deep Purple, per poi tornarvi nel 1984 fino al 1989 e in pianta stabile dal ’93. Nel frattempo, ha coltivato il progetto solista noto come Ian Gillan Band. Inutile ripercorrere il successo di quella che è stata una delle più grandi rock band di tutti i tempi. Pioniera del genere heavy metal, assieme agli amici Black Sabbath e Led Zeppelin, i Deep Purple hanno certamente fatto la storia e Ian Gillan, con quel suo piglio selvatico e maestoso e la sua voce unica e impressionante ne è stato la punta di diamante. Indimenticabili, le sue bellissime urla in “Child in Time”, brano a cui lo stesso Ian è molto affezionato. Come non riascoltare e godere, oggi, di questa autentica perla? Nel farlo, auguriamo e ringraziamo Ian Gillan per la sua visionaria voglia di fare l’attore e d’essere stato quello che è. Buon Compleano Ian!