Cosa succede se prendi uno dei brani più importanti degli anni ’90, lo dai in mano a un’orchestra di 160 elementi e lasci che il Maestro Ulf Wadenbrandt diriga il tutto? Esatto, accade la magia. “Fear Of The Dark”, famosissimo brano degli Iron Maiden del 1992, è stato reinterpretato in chiave orchestrale da un enorme numero di musicisti di fama mondiale e non. La particolarità più interessante? Il tutto è accaduto a distanza.
Maestro Ulf Wadenbrandt: «Volevo dimostrare quanto siano importanti la musica e la cultura in questi tempi difficili. La musica fa sentire bene e aiuta a sviluppare le persone. Dobbiamo mostrare al mondo che siamo necessari e che dobbiamo ricominciare a suonare. Ho cercato di coinvolgere tutti, dai musicisti di livello mondiale e ottimi insegnanti di musica a talentuosi dilettanti e studenti di musica e cultura dalle scuole di tutto il mondo. L’obiettivo era quello di mostrare il valore della diversità e sottolineare quanto tutti siano importanti nell’ecosistema della musica»
Possiamo dire che l’obiettivo è stato centrato in pieno. Altroché. La pandemia ha fatto sì che la musica subisse un duro colpo. Fortunatamente c’è chi ancora riesce a convogliare una miriade di energie in questo progetti, donando speranza. Uld Wadenbrandt ha lavorato duramente per mettere in piedi questa performance. 24 ore su 24, se contiamo che i musicisti provengono da ogni parte del globo. Non deve essere stato facile coordinarsi con tutti da remoto dai propri studi e dalle proprie case.
E poi diciamocelo: questa versione di “Fear Of The Dark” degli Iron Maiden è esilarante. Starebbe benissimo, per esempio, nella colonna sonora di un videogioco alla Final Fantasy. Maestro Nobue Uematsu, faccia attenzione (nevvero, si scherza eh, a nessuno verrebbe in mente di sostituirla ndr.). Ma in tutto ciò, perché è stato scelto proprio questo brano?
«Questa canzone ha di tutto, belle linee melodiche, molta energia e un ritmo martellante. È un arrangiamento davvero magico e riesce a sprigionare l’energia dell’orchestra con un suono fantastico. Gli Iron Maiden hanno semplicemente scritto una grande canzone che funziona perfettamente per le orchestre sinfoniche e il loro meraviglioso timbro sonoro»
Niente da obiettare. A molti potrebbe far strano sentire un pezzo heavy metal in chiave orchestrale (ricordatevi che esiste il symphonic metal eh). E molti dovrebbero ricredersi. Anche perché basta ricordare lo spettacolare concerto dei Metallica con la San Francisco Symphony, una delle orchestre più importanti statunitensi. Quell’album dal vivo, “S&M”, del ’99 è una perla. Speriamo di poter sentire, in futuro, questa splendida versione di “Fear Of The Dark” degli Iron Maiden dal vivo, un giorno.