La formazione degli iBerlino in una foto promozionale
La formazione degli iBerlino in una foto promozionale

Gli IBERLINO ci cullano nei flussi di coscienza di URBAN GRAFFITI

Arrivano gli iBerlino con un nuovo lavoro intitolato “Urban Graffiti”, un mix di indie pop ed elettronica amalgamati tra loro con un pizzico di poesia e bella scrittura. “Urban Graffiti” è tutto ciò che un album moderno e al passo coi tempi potrebbe contenere. Strizzando un occhio al Cosmo più filosofico ed astratto, con il giusto muro di synth e chitarre accennate. Insomma, seguono le regole principali per i dischi del futuro. Non avranno più suoni distorti e rock’n’roll, ma solamente flussi di coscienza e un sacco di rumorini elettrici causati dall’incessante pressione di bottoni a caso.

“Urban Graffiti” degli iBerlino è un disco al passo con i tempi

“Urban” è l’open track del lavoro. Sembra essere proprio il brano manifesto di tutto ciò che avverrà successivamente nel disco. Proseguendo con l’ascolto del disco i toni cambiano leggermente con “La preda”. Il brano fa aumentare l’intensità dell’ascolto, ma non troppo, evidenziando atmosfere e ritmi più originali e più personali rispetto ad “Urban”. “Il circolo del sole” risulta essere un mix delle due precedenti tracce con un ritornello più psichedelico e che rappresenta l’inno di battaglia dell’indie sin dai tempi dei Tre Allegri Ragazzi Morti («non sarò mai come voi» , siamo diversi giusto?). Il resto del disco scorre senza particolari lampi di genio o sussulti, in sordina ma con stile.

“Urban Graffiti” racchiude lo spirito e la poetica degli iBerlino

In conclusione il disco degli iBerlino è di certo un lavoro ben fatto, una spanna sopra tutti gli altri che vengono vomitati alla velocità della luce nel nostro panorama musicale. Il suo pregio è di certo quello di essere al passo coi tempi. Però, ciò che consigliamo agli iBerlino, è di non arrendersi nello sperimentare, di trovare sempre nuove soluzioni e nuove atmosfere perché spesso durante la riproduzione di “Urban Graffiti” qualcosa risulta già sentito, anche lontanamente. In ogni caso “Urban Graffiti” è un buon lavoro, che deve necessariamente avere dei successivi.

Exit mobile version