Ascoltando l’album dei milanesi Tropea ci si sente costantemente pervasi da una miriade di emozioni
La delicata “My Girl” è un brano quasi unplugged, che delicatamente ci intrattiene poco più di due minuti, lasciando spazio al terzo brano, “Who May”. La struttura compositiva di questa traccia dei Tropea è pervasa da striature retrò, con riff di chitarra quasi alla Santana, seppur solo nella parte finale. La vena creativa del quartetto milanese è importante, perché non troviamo banalità né in fase di stesura dei testi né, soprattutto, nelle melodie delle canzoni. Quella che ci colpisce di più è “July”, forse per la nostra memoria musicale anni ’70, o per la passione per artisti come Bruce Springsteen. Le atmosfere sono elettroniche, fuse ad un sound rock da macchina decappottabile, la classica canzone da viaggio con all’interno il riferimento al titolo del disco. Di fatti, sul finire del brano, i Tropea inseriscono quel “Your Wonderful Time”, cantato. Sfumando un brano molto bello, a rimarcare la bontà del progetto.
I Tropea ormai hanno conquistato Milano, e sono prossimi e pronti a mettere fuori il naso dalla tana
“Your Wonderful Time” dei Tropea si chiude con l’altro singolo che ha anticipato l’EP, ovvero la più dark delle tracce del disco, “Erotic Movie Soundtrack”. Sembra arrivare direttamente dagli anni ’60, nella sua spartana semplicità. Una leggera batteria, le solite chitarre sempre presenti e accenni di elettronica, con riverberi sparsi. Concludendo esprimiamo il nostro gradimento per una band che ben presto potrebbe far parlare di sé anche fuori Milano, che ormai, per loro, è conquistata.