Iggy Pop e i The Stooges durante una performance all'Ippodromo di San Siro – Milano, 11 luglio 2013.
Iggy Pop e i The Stooges durante una performance all'Ippodromo di San Siro – Milano, 11 luglio 2013.

IGGY POP, DIRTY LITTLE VIRUS: l’Iguana del rock canta la pandemia

Iggy Pop ha scritto una canzone sul Coronavirus. Il brano è stato pubblicato poche ore fa sui suoi profili e si intitola “Dirty Little Virus”. Scritto assieme a Leron Thomas, il nuovo brano di Iggy Pop è così dannatamente attuale che difficilmente riusciremo a dimenticarlo e a escluderlo dalla set list dei futuri concerti.

Iggy Pop parla di “Dirty Little Virus”

In un video pubblicato su YouTube, l’artista ha voluto raccontare ai fan come è venuta alla luce questa canzone:

«Mi sono sentito in dovere di scrivere un testo diretto, non qualcosa di troppo emotivo o profondo. Qualcosa di simile ad un articolo di giornale. Chi, cosa, quando, dove. Ho tralasciato il ‘perché’, perché diventa troppo complesso, ma ho voluto raccontare come mi sono sentito nei riguardi di questa cosa. È stato un freno per me. È stata la cosa più importante che sia accaduta nella mia vita, e credo anche in quella di tutti gli altri. Se ci fosse ancora un uomo dell’anno, probabilmente quello sarebbe il virus. Quindi ho voluto scrivere questo testo»

Iggy Pop ha registrato il brano dentro lo studio mobile Safe And Sound di Miami assieme al fonico Luis Gomez. La parte strumentale con Chris Berry alla batteria e Ari Teitel alla chitarra e basso è stata registrata, invece, nei loro due rispettivi studi casalinghi.

In un periodo dell’anno dove siamo bombardati da jingle natalizi e compagnia bella, quel genio di Iggy Pop ha voluto scrivere un brano sul virus. Ovviamente è anche un modo per ricordare a tutti di mantenere alta l’attenzione sulla pandemia e di non lasciarsi distrarre dalle feste di Natale.

Comunque la pandemia ha messo a dura prova tutti noi e tutte le cose a cui abbiamo dovuto rinunciare sicuramente ci influenzeranno per gli anni a venire. Iggy Pop è stato tra i primi ma siamo sicuri che l’emergenza sanitaria influenzerà tantissimo il mondo dell’arte che si troverà spaccato tra un prima e dopo il virus.

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