Trenta candeline per uno dei gruppi più influenti del rock sardo. I Kenze Neke nascono nel 1990 da un’idea del chitarrista Renzo Saporito e del batterista Sandro Usai davanti a un falò, durante una torrida estate nuorese; la band celebra questa ricorrenza pubblicando finalmente la propria discografia in digitale.
Sin dal primo demotape, intitolato “Chin Sas Armas O Chin Sas Rosas” , i Kenze Neke propongono un combat rock degno dei migliori The Clash cantato in ‘’limba sarda’’ o in inglese in cui i testi, fortemente politici, si uniscono alla poesia tradizionale: il classico canto a tenore che introduce le chitarre distorte di “Amerikanos” a “Balla Ki Bos Bokene” (americani che vi ammazzino a fucilate, dedicata alla basi NATO sarde) è una dichiarazione d’intenti e allo stesso tempo un inno per qualsiasi rocker isolano dal 1990 ad oggi.
Il riferimento ai The Clash non è casuale. Nel corso degli anni fra vari cambi di formazione i Kenze Neke fanno uscire tre album in cui il metal, il punk, lo ska e il reggae si amalgamano alla perfezione con gli strumenti della cultura popolare come l’organetto, sa trunfa (scacciapensieri) e le launeddas. Le canzoni continuano a parlare di temi cari a tutti sardi. Indipendentismo, identità culturale, malessere e disagio sociale ma anche sbronze, amore per la propria terra e per il proprio popolo; i canoni della musica sarda vengono sconvolti come neanche i ben più conosciuti Tazenda sono mai riusciti a fare.
I Kenze Neke ripubblicheranno i loro album in tutti gli store digitali nel corso dell’estate
Nel 2000 esce l’omonimo “Kenze Neke”: oltre a una riedizione delle canzoni più famose della band il disco contiene anche la cover “Barboni” della Banda Bassotti, i cui membri Sigaro e Picchio partecipano come ospiti alla registrazione dell’album, insieme a tanti altri artisti della musica italiana e internazionale.
Dopo alcuni anni di assenza, nel 2006, più di 15.000 spettatori affollano la cittadina di Solarussa in uno dei migliori concerti mai svoltisi in Sardegna: tutti i membri presenti e passati della band si riuniscono per più di tre ore di spettacolo insieme al gruppo tenores ‘’Luisu Ozzanu’’ di Siniscola e alle maschere tradizionali ‘’Mamutzones’’ di Samugheo; la serata viene immortalata nel CD+DVD live Arziati Entu vol 1, a cui segue un secondo volume nel maggio 2007.
Il gruppo proseguì la propria strada collaborando e fondendosi con i membri della band di concittadini Askra, cambiando diverse volte nome, prima in KNA per il progetto live Kenze Neke+ Askra e successivamente in Tzoku. Nel corso di quest’estate, dopo un’attesa quasi decennale per i fan, grazie al supporto dell’etichetta sarda Nois, i Kenze Neke ripubblicheranno i loro album in tutti i digital store:
26 Giugno: “Chin Sas Armas O Chin Sas Rosas” (demotape, 1990)
10 Luglio: “Naralu! De Uve Sese” (1992)
24 Luglio: “Boghes De Pedra” (1994)
7 Agosto: “Liberos, Rispettados, Uguales” (1998)
21 Agosto: “Kenze Neke” (2000)
4 Settembre: “Arziati Entu vol 1 & 2” (2007)