Rabbia e dolore, è la voce di chi finalmente ha trovato il modo per farsi sentire e ribellarsi alle troppe accuse subite nella vita. La rapper infatti è cresciuta nel quartiere romano del Pigneto e ha frequentato la scena hip-hop capitolina fin da quando era piccola. È proprio con “Blocka” che l’ascoltatore percepisce il potenziale di questo lavoro: il sound trasporta progressivamente in una dimensione altra; la spazialità del suono entra ed esce dalle cuffie ed inebria l’ascoltatore che, come in uno stato di ipnosi, si lascia sedurre dalla potenza della voce di Gina Montana.
Con “Pantera Nera” Gina Montana sale sul ring, in lotta contro il proprio passato, in attesa di un futuro all’altezza dei suoi sogni
Oscura e a tratti ovattata, come avvolta dai ricordi, l’atmosfera di “Pantera Nera” non è mai la stessa nel corso dei sei brani che corro a formare l’EP. A colpo d’occhio, o meglio d’orecchio, Gina Montana è una donna coraggiosa; si è messa a nudo lasciando trasparire i propri dolori ed errori, senza pudore, senza paura. Tutti abbiamo il diritto di fantasticare e la nostra rapper lo sa; probabilmente perché è una delle poche cose che ha sempre potuto fare senza che nessuno le dicesse o rimproverasse nulla. E lo ha sempre fatto lasciando aperta la porta dei propri sogni, libera dalle catene esterne, seguendo il flow che le scorreva e e le scorre nelle vene.
Troppo spesso giudicata, troppo spesso criticata, la ribelle rapper si fa portavoce e simbolo di tutti i cosiddetti “Nuovi Italiani”, ragazzi di origine straniera nati in Italia e cresciuti con la cultura italiana. Questo è il momento del riscatto, il suo spazio e, personalmente, credo sia solo il primo di una lunga serie. Con “Pantera Nera” Gina Montana sale sul ring, in lotta contro il proprio passato, in attesa di un futuro all’altezza dei suoi sogni. E voi, cosa aspettate? Seguite il flow e lasciatevi travolgere dal magmatico ed ipnotico black sound.