Di base ci troviamo davanti un disco stoner, con influenze alternative e un qualcosa che riporta alla mente il blues-rock psichedelico degli anni che furono. Un gran bel mix di sonorità, che Le Pietre dei Giganti riescono ad amalgamare sapientemente per portare alla luce un sound corposo e avvolgente.
La cosa intrigante di questa band è questa simbiosi tra sonorità ruvide e cupe e una ricercatezza testuale fuori dal comune. Il gruppo non si limita alle sonorità “pesanti” proprie del genere, ma ci tiene a impreziosire il tutto con testi profondi e dai temi oscuri.
Le Pietre dei Giganti, tra sonorità ruvide e testi ricercati
Altro punto a favore de Le Pietre dei Giganti è la cura nel sound e negli arrangiamenti. Molto spesso lo stoner si trova a peccare di ripetitività e di leitmotiv triti e ritriti. Ma non è questo il caso, dentro “Abissi” ogni brano è una scoperta, un qualcosa di nuovo che riesce ad affascinare e a coinvolgere l’ascoltatore.
Dalla parte del sound, invece, c’è una grande cura nella scelta di suoni e sfumature sonore, proprio per non ridurre il tutto ai classici distorsori sporchi e senza definizione.
Le Pietre dei Giganti riescono a uscire dagli schemi del genere pur restando coerenti a livello sonoro e concettuale. Un brano alla volta vengono a galla moltissime buone idee, suonate bene e registrate nel migliore dei modi. Il cantato in italiano, poi, è sicuramente un valore aggiunto, oltre che una rarità.
“Abissi” un viaggio nel lato oscuro.
Come afferma la stessa band, “Abissi” è un tuffo nel proprio lato oscuro, in questo universo sonoro scuro e affilato che ci accompagna per tutti i nove brani registrati. Ed è proprio questo che emerge dall’ascolto del disco: l’oscurità descritta da questa testualità cupa e, quasi, opprimente.
“Abissi” attinge a piene mani dall’underground e resta saldamente ancorato alle scelte sonore e compositive della band, senza snaturarsi e senza strizzare l’occhio a quell’alternative più commerciale. Le Pietre dei Giganti sono fedeli alla linea, come direbbe qualcuno, e questa cosa è un altro valore aggiunto alla produzione musicale.
Questa band ha prodotto un disco dalle grandi atmosfere. Un disco fatto di materia oscura affascinante e intrigante che, in qualche modo, entra dentro all’ascoltatore e lo lascia appagato a livello sonoro e concettuale.
In questi nove brani Le Pietre dei Giganti scavano nelle profondità dei loro abissi personali e raccontano in musica il loro contenuto. E lo fanno nella maniera più efficace.
L’ascolto del disco è assolutamente consigliato.