I Keemosabe nascono nel 2016 e allenano le loro corde, vocali e strumentali, in territorio anglosassone. New Noise Magazine e Clash Magazine scrivono di loro elogiando sia le doti di scrittura che di sound. Nel 2019, anno ricco di novità, vengono, inoltre, premiati con il premio Roma Videoclip Award per il video di “Out of city (pt.1)”. Il singolo fa da colonna sonora a un vero e proprio corto dai toni polizieschi.
Lo stile anni 70/80 richiama alla mente un gruppo musicale, re in assoluto del poliziottesco, i Calibro 35. Coincidenze a parte, l’album di debutto “Look Closer” dei Keemosabe vede la partecipazione di Tommaso Colliva, fondatore dei Calibro 35 e uno dei maggiori produttori dell’alternative rock italiano.
Le 12 tracce di “Look Closer” sono legate da un invito: vivere intensamente il presente
“Out of city (pt.1)” racconta, volando con la fantasia, la genesi di questo gruppo. Così come i rapinatori fuggono dalla polizia, i Keemosabe fuggono dalle metropoli. Dopo anni tra New York e Londra, i Keemosabe tornano in Italia rifugiandosi nei luoghi bucolici del Lago Maggiore. Sarà proprio questo rifugio lontano dallo smog a definire “Look Closer”, l’album uscito il 23 ottobre. I Keemosabe rimangono vicini alle influenze del rock britannico ma creano uno stile preciso, tutto loro.
Le 12 tracce dell’album sono legate da un invito: vivere intensamente il presente. “Look Closer” racconta la storia di una donna schiava di una vita fatta di compromessi. Senso di perdizione e smarrimento, voglia di ritrovare l’essenziale sono i motori narrativi di questo progetto artistico che ha tanto di autobiografico. I Keemosabe, dopo anni in giro per il mondo, ritrovano nella dimensione naturale del Lago Maggiore la loro casa artistica. Pensano e scrivono “Look Closer” lontano dalla città, riuscendo a trovare la concentrazione necessaria per creare un album che lascia poco spazi ai dubbi.
I Keemosabe mettono cura, attenzione e dettaglio in ogni singola traccia dell’album
“Look Closer”, tra pezzi alt-rock e pezzi più acustici, racconta una storia d’animo, una storia interiore fatta di paesaggi naturalistici che sono sensazioni, emozioni. L’impalcatura musicale alterna una pesante batteria a un’armonica chitarra arrivando a un perfetto equilibrio tra tracce più rock e tracce più melodiche. I Keemosabe mettono cura, attenzione e dettaglio in ogni singola canzone dell’album. L’ultima traccia “Stay awake” è il loro esempio migliore di come vivere intensamente il presente vuol dire riuscire a rendere proficuo ogni singolo istante.
Così, proprio il contesto di X Factor, quello stesso contesto che non li ha voluti, diventa il luogo di incontro con Matteo Costanzo, altro artista che ha calcato il palco del famosissimo talent show. Questa collaborazione diventa l’emblema di come ogni singolo contesto può diventare fucina di creatività per la musica dei Keemosabe. “Stay awake” è il lieto fine di un album al quale non si può rimproverare nulla, se non la necessità, al più presto, di un bel grande affollato live. Attendendo tempi migliori, segnate nella lista dei “prossimi concerti” i Keemosabe.