Le sei canzoni, registrate presso lo Skunk Studio, descrivono luoghi e paesaggi vicini al cantautore di Termoli. Potena descrive perfettamente la sensazione di chi vive, a volte, indossando delle maschere per il solo motivo di sopravvivere all’incertezza e all’incompiutezza della vita stessa. Il futuro, però, è a portata di mano e ogni individuo può e deve darsi da fare per costruire una dimensione propria e concreta fatta di affettività solide.
Potena conferma la sua vena artistica trovando nelle suggestioni cinematografiche delle verità quotidiane
Dal punto di vista musicale, l’artista ha sperimentato e ha ricercato un suono ricco di spunti. Non c’è una sola via ma infinite. Infatti, si ritrovano suoni legati al jazz come in “Burian” oppure suoni più pop come in “Tra la luna e la Terra”. Poi, vi è “Hollywood” dove ritorna quel jazz da cinepresa scanzonato e ballabile con la Route 66 e Oklahoma a fare da sfondo. Impossibile non perdersi nell’immaginario western che tutti conoscono.
Potena racconta l’Italia e il Molise attraverso metafore e riferimenti statunitensi senza dimenticare le linee guida della musica leggera. “Dentro gli occhi di Clint” arriva dopo l’album di debutto del 2019 intitolato “Gharbi”. Potena conferma la sua vena artistica trovando nelle suggestioni cinematografiche delle verità quotidiane.