Dieci tracce tirate, in chiave hard rock, come un vestito cucito addosso al frontman dei Wildroads.
Oppure nella traccia di chiusura, “The Night Belongs To The Wild”, dove bene e male, giusto e sbagliato, giorno e notte, sono vie verso l’infinito. Torniamo al rock spinto, e quale miglior modo se non con la opening “Bad Girls Got The Fire”, tra adrenaliniche ragazze cattive con cattive abitudini. La stessa adrenalina che entra in circolo su un “Rollercoaster” di un Luna Park materializzato in un sogno, con repentini saliscendi a tutto hard rock. “Rules Of The World” esorta a liberarsi dalle strette catene del padrone, che con la cravatta della divisa a mo’ di cappio lobotomizza e opprime. Quando non hai sogni per i quali combattere, allora sei morto già in partenza, perché tutto l’oro del mondo non potrà mai restituirti la libertà. La passionale “Bring You To The Stars”, con i sui potenti riff e la batteria incessante, esplode in un turbinio di emozioni, ruvide e travolgenti.
Quando non hai sogni per i quali combattere, allora sei morto già in partenza.
“Lords Of Babylon” racconta di come siamo pronti a protestare per motivi futili, mentre il mondo dei potenti ci rende schiavi di un sistema malato. Scendiamo in piazza per il calcio, ma non per protestare contro la corruzione e l’oppressione di governanti senza scrupoli, che succhiano il sangue come vampiri. Un grido di esortazione ad aprire gli occhi, per riprendere in mano il nostro futuro, sempre più incerto, segnato da un presente di preoccupante disoccupazione. Non solo, come possiamo ascoltare in “Mindfucked”, ormai siamo schiavi della TV, in cui tutto ciò che viene detto e mostrato sembra la solenne verità. Da presunta verità a vera fantascienza, ascoltando un dialogo con un alieno (“Mr. Grey”), che racconta della sua navicella che si è schiantata a Roswell. Senza dubbio un disco interessante questo “No Routine Lovers” dei toscani Wildroads, tra profonde riflessioni in chiave hard rock, senza disdegnare un pizzico di follia.