Dagli avvenimenti dell’8 dicembre 2018 a Corinaldo, tragico evento in cui 6 persone hanno perso la vita, sono aumentate le polemiche contro i trapper italiani. Primo tra tutti è forse proprio Sfera Ebbasta, il cui nome è collegato alla vicenda per il semplice fatto che quella fatidica sera l’ha visto ospite del locale in questione. Da lì in poi sì è aperta la caccia ai testi che, secondo alcuni, inciterebbero i giovani a fare uso di droghe.
Come lui anche il collega Achille Lauro ha riscontrato non poche difficoltà dopo la partecipazione al 69° Festival di Sanremo. Il brano “Rolls Royce” ha attirato sul cantante non poca attenzione. Il noto TG satirico Striscia la Notizia ha colto l’occasione per tentare di consegnare il Tapiro D’Oro al trapper. Achille Lauro è riuscito tuttavia a rispondere a tono al giornalista Valerio Staffelli, riconsegnando indietro il trofeo.
Sfera Ebbasta: «Sono mesi che mi sveglio ogni giorno e trovo il mio nome su qualche giornale».
Sempre Striscia la Notizia ha mandato in onda pochi giorni fa un servizio nel quale si parla della “Purple Drank”, una miscela a base di sciroppo per la tosse usato impropriamente rispetto alle indicazioni mediche. Nel video Chiara Squaglia interroga diversi ragazzi, alcuni di loro minorenni, per chiedere loro se conoscessero tale mistura e in caso da dove hanno reperito tali informazioni. Dopo l’ennesimo attacco alla musica trap, Sfera Ebbasta ha deciso di uscire allo scoperto.
Il cantante ha caricato sul proprio profilo Instagram un lungo video nel quale si sfoga con i propri fan, manifestando il proprio disappunto. «Sono mesi che mi sveglio ogni giorno e trovo il mio nome su qualche giornale (…). In un paese come l’Italia, dove ci sono un miliardo di problemi, ma questi dove trovano il tempo di analizzare i miei testi? (…). Gente pagata da noi con le nostre tasse, che invece che lavorare sta lì a perdere tempo e ad analizzare i testi di Sfera Ebbasta per capire se incita o meno all’uso di sostanze stupefacenti».
Ha quindi preso le distanze dalle accuse rivoltegli contro: «Quando mai ho detto Raga drogarsi è giusto? Quando mai ho detto fate questo piuttosto che quest’altro? Mai fatto. Mai fatto. Io ho parlato di me stesso. Ho parlato di quello che ho fatto io e quello che è stata la mia vita». Conclude allora con un verdetto: «I ragazzini mi prendono come esempio non perché mi fumo le canne, ma perché ce l’ho fatta». Insomma, il vortice mediatico nel quale è rinchiusa la musica trap, insieme a Sfera Ebbasta, Achille Lauro e co. non sembra voler cessare.