Potremmo definire “Biocrazia” un disco di denuncia sociale, per le tematiche che tratta. Sarebbe riduttivo associarlo ai lavori di band apparentemente schierate, che polemizzano su qualsiasi cosa bevendo spritz sotto l'ombrellone.

CARUANA MUNDI – Biocrazia (Album) – Un viaggio in musica anche per chi ha il deserto dentro

Potremmo definire “Biocrazia” dei Caruana Mundi un disco di denuncia sociale, per le tematiche che tratta. Sarebbe riduttivo associarlo ai lavori di band apparentemente schierate, che polemizzano su qualsiasi cosa bevendo spritz sotto l’ombrellone.

“Biocrazia” si avvicina molto a quella che potrebbe essere una raccolta di liriche solenni. Nelle dieci tracce si percepisce tutto il sangue, il sudore, le lacrime e l’amore di persone che lottano per conquistarsi un posto nel mondo.

L’uscita di “Biocrazia” è quantomai puntuale, in questa estate 2018, in cui tanto si è parlato della situazione politica italiana in merito all’immigrazione. La posizione dei Caruana Mundi è di apertura e di comprensione verso tutti coloro che cercano disperatamente di migliorare la propria condizione di vita.

Ma i Caruana Mundi non parlano solo di immigrazione. Il loro ultimo lavoro cerca di sensibilizzare l’ascoltatore anche verso le tematiche legate al rispetto dell’ambiente e del mondo in cui viviamo. Un mondo soffocato dall’edonismo, dalla vanità, dal controllo delle masse, in cui un gesto d’amore indiscriminato rappresenta una boccata d’aria, un dono prezioso.

“Biocrazia” dei Caruana Mundi è certamente un valido disco da assaporare lentamente, adatto anche a chi possiede un cuore come il deserto.

“Biocrazia” si oppone al concetto di politica come strumento di controllo. Il titolo stesso del disco dipinge un’immagine inquietante in cui il potere dello Stato influenza la vita stessa degli individui che lo compongono, senza tutelarne i diritti e la libertà.

Il disco vede la partecipazione di diversi artisti, come Jose Dicaro, Steve Bimbulotey, Yasha Parisi, Davide Tomasello, Emilio Assenza, Alessandro Sutera. Ottime aggiunte ai componenti di Caruana Mundi, che sono Giambattista Maria Rosso (voce), Massimo Martines (chitarra elettrica, acustica, 12 corde, mandolino), Stefano Meli (chitarre elettriche, armonica), Corrado Bellina (basso), Ugo Rosso (batteria, cajon). Una tale varietà di strumenti si percepisce anche solo a un primo ascolto dell’album. La raffinatezza degli arrangiamenti di “Biocrazia” costituisce una perfetta cornice a testi pregni di significato.

Il caleidoscopio di colori e sonorità folk/punk rock in certi momenti può risultare anche troppo carico di sensazioni: le immagini descritte si rincorrono una dietro l’altra, travolgendo l’ascoltatore. E nonostante alcuni brani possano sembrare vagamente retorici, e la voce di Giambattista Maria Rosso suoni un po’ piatta, con poche variazioni per tutte le dieci tracce, “Biocrazia” è certamente un valido disco da assaporare lentamente, adatto anche a chi possiede un cuore come il deserto.

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CARUANA MUNDI

BIOCRAZIA

20 luglio 2018

Seltz Recordz Kalimat Viceversa Records

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