“Rumba”, titolo che preannuncia un movimento fisico, non tradisce le aspettative e ricorda, lontanamente, anche richiami all’electro swing come Gramophonedzie, o Gramatik. Ma se questi ultimi due artisti possono considerarsi DJ puri, chiusi e concentrati sulla base musicale, Alexis, invece, è un cantante. E così in unico pezzo mischia una canzone pop con tanto di ritornello orecchiabile insieme a tastiera e trombe degne di un sofisticato happy hour.
Usciti dal locale fighetto, Alexis punta sul romanticismo, sul richiamo a sonorità più sentimentali. “Every break wave” lascia spazio alla sua bella voce e a una base musicale di piano e archi che punta ad avvolgere dolcemente l’ascoltatore. Un pop emotivo, se così si può definire, che ricorda Coldplay, Robbie Williams, Ed Sheeran e che senza momenti di crisi, riesce sempre a emozionare il suo numeroso pubblico.
Ogni traccia mette in risalto la voce mutevole e intensa di Alexis che avrebbe bisogno, forse, ancora di più spazio
Tolti i fazzoletti e lacrime asciutte, Alexis torna a giocare e con “I need you tonight” si scende decisamente in pista. Con beat decisi e un ritornello già sentito quanto calzante, “I need you tonight” è pronta per far ballare e divertire. Si percepisce la sua capacità di giocare con la base, mixare e creare pause e crescendo per accrescere l’intrattenimento e il divertimento.
Alexis, però, non ha bisogno di chissà quali forti basi strumentali sotto. Ogni traccia mette in risalto la sua voce mutevole e intensa che avrebbe bisogno, forse, ancora di più spazio. E così si arriva alla fine e all’inizio di questo EP: l’ultima traccia (“Let it rain”) e la prima traccia (“Closer”) hanno in comune la capacità di mettere in risalto le mille sfumature che la voce di Alexis riesce a dare.
Se quindi, “Closer” come EP riesce a chiarire la cifra stilistica dell”artista in questione, ci sono, però, ancora dei tasselli mancanti. Per esempio, si sarebbe potuto sfruttare meglio il videoclip del primo estratto dell’EP, “Closer”, appunto. La scena della bella ragazza in movimento appartiene ormai al passato: insomma si poteva spingere di più, dal punto di vista creativo-visuale, per una piattaforma come Youtube che ha abolito i limiti alla libertà artistica.
Se, quindi, il video vanta già più di 16.000 mila visualizzazioni, per il prossimo, magari si può osare un po’ di più. Con la speranza che il pubblico cresca e si possa essere tutti un po’ più “closer”, più vicini per emozionarsi e divertirsi, senza distanza alcuna.