“Oceano” è quell’album che non ti aspetti, sorprendente e ambizioso e Hugomorales – ispirato dal momento e dalla situazione – ha saputo spingersi oltre i confini della realtà. Un disco che si posiziona fuori dal comune sentire, eppure così chiaro e fruibile, veramente per tutti. Un album, ma anche un racconto che dà spazio ad una realtà favolosa, senza tempo, utopico e spaziale. Infatti, “Oceano” tratta la vicenda fantascientifica in cui i pesci conquistano la terra relegando gli esseri umani in mare.
“Oceano” è quell’album che non ti aspetti, sorprendente e ambizioso e Hugomorales ha saputo spingersi oltre i confini della realtà
Dopo un periodo di prosperità gli umani creano un virus che costringe i pesci a cercare un nuovo habitat e cioè spingersi fuori, oltre i confini della terra: nello spazio. Suoni distorti, canti di balene, ritornelli incalzanti e pulsanti. Di profonda introspezione sono “Calypso senza pietà” per il suo sound minimale, alienante e la psichedelica “Missione delfino”. Si tratta di un disco pop, registrato e mixato in solitaria da Hugomorales nel suo studio casalingo proprio durante la quarantena; l’album conta nove tracce impreziosite dalle sonorità dei synth anni ’70 e presentano richiami alla letteratura fantascientifica.
Nel disco hanno collaborato Marco Biagetti (basso elettrico e batteria), Valerio Belloni (piano elettrico, autore anche dell’artwork) e Francesca Stefanini (violino). Il mastering è stato realizzato da Marco Testa presso Sinusoide Studio. “Oceano” è dedicato a Mirko Bertuccioli de I Camillas, scomparso di recente. Sin dal primo ascolto a colpire è l’intuizione, l’idea di un album-racconto fantascientifico che scorre lungo i nove brani, come una sorta di narrazione in musica. Evadere con la fantasia è possibile e Hugomorales ne è la dimostrazione; dunque perdetevi in “Oceano” e non abbiate paura di ritrovarvi nelle sembianze di un pesce nella sensazionale vita fuori dal mare.