Jared Leto nel summer tour del 2018.
Jared Leto nel summer tour del 2018.

THIRTY SECONDS TO MARS e EMMA MARRONE al ROCK IN ROMA

Il 3 luglio 2019 i Thirty Seconds To Mars hanno infiammato il palco all’aperto nell’arena dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Ma partiamo dall’inizio. La serata non è particolarmente calda e l’auditorium è decisamente ben organizzato. La Cavea non offre certamente le possibilità di uno stadio, ma l’acustica è decisamente migliore. Inoltre la possibilità di godersi un concerto a pochi metri dal palco, seduti, senza persone più alte di te che alzano le braccia a tempo di musica mentre tu sniffi le loro ascelle, è impagabile. Sì, perché il concerto dei Thirty Second To Mars è stato una bomba anche da seduti, mentre si beve birra. L’unico inconveniente? Non poter salire sul palco con Jared, ma ne parlerò più avanti.

Un concerto degno di uno stadio ma con l’intimità del pub sotto casa

I fratelli Leto non si fanno attendere più del necessario e alle 21.30 lo spettacolo ha inizio. Shannon Leto non ha sicuramente l’audacia del fratello. Vestiva una comoda tenuta sportiva firmata Nike, mentre il fratello… Beh, Jared Leto sale sul palco con pantalone di raso lucido rosa, scarpa rosa, camicia bianca quasi del tutto aperta e mantello bianco trasparente con glitter. Quando ti alzi la mattina e scegli un look sobrio, di certo non pensi a questo. Il concerto inizia e il pubblico è in delirio. Tra i vari “Baciami Jared” e “Spogliati Jared” il concerto incede. Uno spettacolo all’altezza della band, con giochi di luci e video proiettati dal mega led alle loro spalle. Non mancano coriandoli, palloncini, palloni giganti, fette di cocomero gonfiabili e chi più ne ha più ne metta.

Gli organizzatori si sono decisamente dati da fare per far divertire la band e il pubblico

Jared Leto sa come si gioca con il pubblico e sa come farlo divertire. Shannon Leto mena come un fabbro sui tamburi. Sembrava di star seduti sulla cassa. Stephen Aiello dirige l’orchestra passando dalle tastiere, ai synth alle chitarre e al basso in maniera impeccabile. Complimentoni!. Quando i palloni invadono il palco sommergendo il cantante lui non si scompone, anzi, inizia a tirarli di rimando, commentando: «I palloni sono per voi non per me». Poi Emma Marrone per la prima volta live sale sul palco dei Thirty Second To Mars a sorpresa per intonare le note di “Love is Madness” con la band. Uno spettacolo impeccabile per quanto breve anche il suo. Gioca benissimo con Jared Leto.

Emma Marrone, a sorpresa, si esibisce per la prima volta con i Thirty Second To Mars

Emma Marrone scende dal palco e arriva il momento spogliarello. L’attore si toglie il mantello, slaccia un po’ la camicia ed inizia a giocare con il pubblico: «Volete il mio mantello?» dice mentre cammina a bordo palco mostrandolo. Tutti impazziscono. «Davvero, volete il mio mantello? Eccolo» dice, la tensione arriva alle stelle, e proprio quando sembra stia per lanciarlo:« Fanculo, questo è il mio mantello… È di Gucci». Anche se tutti ridono è chiaro come qualcuno rimanga deluso. Lo spettacolo va avanti e la band sceglie due fortunati da far salire sul palco a ballare con loro. Un peccato vedere i ragazzi più intenti a cercare di strappargli un selfie o fare storie su instagram piuttosto che godersi il momento. Ma tutti i social di proprietà di Zuckemberg ieri sera erano fuori uso a Roma. Forse diminuita l’adrenalina lo hanno persino capito.

Lo spettacolo va avanti tra vecchi e nuovi brani. Anche Shannon Leto prende il microfono e da solo sul palco canta “Remedy”. Lo spettacolo va avanti e pian piano si prosegue verso il finale. La voce di Jared Leto si è scaldata da un pezzo e inizia a fare quasi tutto il suo lavoro. Infatti, se c’è una cosa da criticare, è proprio il fatto che il cantante non riesce a portare le sue “urla” sul palco come in studio. Ma il pubblico serve proprio a quello. Nel finale i Thirty Second To Mars ci regalano “The Kill (Bury Me)” e ovviamente la piccola arena esplode. Infine, la band fa salire sul palco almeno 50 persone a ballare con loro tra palloni, coriandoli, fumo e bandiere. “Closer to Edge” chiude un bellissimo spettacolo, e la band lascia il palco con i fan che sono ancora li a ballare.

Di seguito la scaletta del concerto:

Monolith
Up in the Air
Kings and Queens
This Is War
Dangerous Night
Love Is Madness
Hail to the Victor
City of Angels
Rescue Me
Live Like a Dream
Do or Die
Remedy
Hurricane
Hurricane
The Kill (Bury Me)
Walk on Water
Closer to the Edge

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