Il trio indie punk wave Nuàri.
Il trio indie punk wave Nuàri.

NUÀRI: “La musica è parte integrante della nostra identità”

Da Carpineto Romano abbiamo oggi i Nuàri. Benvenuti ragazzi! Sciogliamo il ghiaccio: sentendo la parola “musica” cosa vi viene in mente?

La musica è parte integrante della nostra identità, e non per modo di dire. La maggior parte delle cose che facciamo è legata alla musica, che condiziona la nostra vita, come per esempio nei rapporti di amicizia, i modi vestire e i luoghi che frequentiamo.

Cerchiamo di accontentare i più curiosi: il vostro nome prende spunto da una parola del vostro dialetto, se non sbaglio. Cosa sta a significare?

No, non sbagli. Il dialetto proviene da Carpineto Romano, un piccolo paese della provincia di Roma. Nuàri significa “noialtri” e sottolinea quella sottile alienazione fra noi e gli altri.

Vi identificate nella new wave, vicinissima e legata al punk di fine anni ’70. Perché questa scelta? Quali sono i grandi che hanno saputo avvicinarvi e motivarvi?

Noi ci identifichiamo parzialmente nella scena new wave. Questa etichetta c’è stata data per lo più dai nostri ascoltatori, ci sono però piccole influenze da parte di band new wave come i The Sound che hanno fatto la loro parte.

Il vostro primo lavoro in studio è una demo contenente tre brani. Soffermandomi sui testi, sia in inglese che in italiano, vedo che sono abbastanza minimali, essenziali. Come mai questa scelta stilistica?

La demo è un ottimo primo riassunto di quello che stiamo creando. I testi sono minimali, sono brevi e con pochi fronzoli, possiamo dire che sono il nostro tallone d’Achille.

Nel 2016 avete finito di registrare il vostro album che ancora non è stato distribuito. C’è stato qualche contrattempo? Potete anticipare qualcosa di ciò che sentiremo?

I Nuàri sono una macchina spesso lenta e pigra dal punto di vista organizzativo, ci siamo soffermati su tutto quello che riguarda il progetto grafico del disco, impiegandoci molto – forse troppo – tempo. Le uniche anticipazioni che possiamo darvi sul disco sono che è stato registrato in analogico, a differenza della demo che è un lavoro principalmente digitale. Per anticipazioni più tangibili vi invitiamo a venire ai nostri concerti.

Avete già per le mani nuovo materiale sul quale state lavorando o preferite aspettare e promuovere l’album?

Anche se l’album sembra essere un parto complicato, stiamo già lavorando ad altri pezzi, che proponiamo di tanto in tanto in concerto.

Parlando di attualità, pensate che il vostro genere possa tornare a lasciare il segno e rilanciarsi sul mercato discografico italiano?

No. La nostra musica è diretta all’ascoltatore che predilige sonorità più grette e poco orecchiabili, ben lontana da quanto richiesto dal mercato italiano.

Chiudiamo salutando i Nuàri e ringraziandoli per la disponibilità. Se volete potete aggiungere ancora qualcosa, anche in dialetto. Basta che poi traduciate.

Grazie a te Matteo e a tutto lo staff di Music.it. Un saluto da Daniele, Valerio e Mirko.

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