Robbie Williams e Coldplay sembrano essere ai ferri corti per il primato nella classifica britannica degli album più venduti. Entrambi hanno pubblicato il loro ultimo progetto discografico, nello stesso giorno, e tengono molto al risultato. Quando l’importante non è partecipare ma vincere!
“The Christmas Present” e ” Everyday life” sono album completamente differenti, eppure la pressione del debutto ha toccato i loro creatori. Ad onor del vero, il primo a sollevare il velo di polemica o ipocrisia, dipende dai punti di vista, è stato l’ex Take That che non ha risparmiato nemmeno Liam Gallagher con cui aveva un’amicizia iniziata negli anni ’90.
Durante un concerto e un post promozionale in collaborazione con Amazon, Robbie Williams ha dichiarato: «Sarei davvero felice se “The Christmas Present” arrivasse al primo posto della classifica. Se non succederà, sarò distrutto. Non ho problemi a dire che voglio che succedano cose belle».
Robbie Williams contro tutti
Per poi, aggiungere sull’ex Oasis: «Liam? È il bullo della scuola, vorrei dargli una lezione. Artisticamente lo ammiro ancora. È la voce di una generazione, l’ultimo di una razza in via di estinzione, visto che le popstar ormai sono diventate noiose. Ma ho ancora voglia di suonargliele. Mi piacerebbe un sacco mettere al tappeto il bullo».
I Coldplay, molto zen, hanno commentato le dichiarazioni del collega nel seguente modo e cercando di non alimentare il polverone. Il frontamn, Chris Martin, ha dichiarato: «Robbie Williams, non mi interessa affatto quello che ha da dire. Onestamente, la cosa ci sta bene. Se lo vuole, può prendersi tranquillamente il primo posto».
Secondo stime aggiornate e riportate da Billboard, i Coldplay starebbero guidando la classifica UK con un vantaggio netto, eppure c’è chi è pronto a scommettere che Williams potrebbe sovvertire il pronostico. Nel momento in cui ci riuscisse, raggiungerebbe Elvis Presley con 13 album al N.1 in Inghilterra. Ecco, forse, la vera motivazione di tutte le sue affermazioni. Non c’è solo il primato in ballo ma anche un obiettivo storico nel mirino.
Siamo abituati a guardare le star della musica come degli amici, e invece non tutti lo sono. E fin quando esiste una competizione sana, anche tra i Big che non rinunciano al loro posto, si lavora meglio e con stimoli creativi maggiori. Quel che ci lascia questa querelle è proprio questo: collaborate sì ma gareggiate per un’arte migliore, sempre.
Un po’ per gioco, un po’ per esorcizzare l’ansia da prestazione, Robbie Williams ha riacceso un tema da non dimenticare: la musica va comprata. Oggi, non importa molto se in formato fisico o in quello digitale, ma va acquistata.