La sconvenienza, però, non ha solo questa di derivazione. Infatti, l’album si contraddistingue anche per un acceso fattore scomodante. Un’invettiva politicamente scorretta che si scaglia contro il perbenismo e si incarna in termini, per l’appunto, considerati socialmente scomodi o addirittura proibiti. Partendo dal brano “Stanotte uccido mio padre”, una personale considerazione contenutistica.
Francesco Bellucci prosegue genuinamente verso una tradizione cantautorale, cercando attitudini sincere e innamorate di un passato, senza però rimanerne vittima
Premesso che l’irriverenza è un elemento imprescindibile per una disobbedienza sociale che possa generare un conflitto costruttivo, per smuovere un qualcosa di ancorato al passato e quindi apportare un cambiamento. Premesso ancora che le intenzioni dell’autore sono positive, chiare e da questa stessa parte. Da uomo bianco, però, utilizzare la n-word significa abusare di un privilegio in una forma, forse, impertinente. Credo che questo non sia perbenismo ma una presa di coscienza dell’insieme di significati razzisti e violenti, seppur in parte legati al passato, che il termine ancora evoca. La n-word non è solo sconveniente ma poco tollerabile: rimane fondamentale, specialmente per chi utilizza il megafono della comunicazione musicale, farsi portavoce di istanze altrui, senza dover però correre il rischio di appropriazione di linguaggi e retaggi scritti sulla pelle di altre persone.
Rabbia, panico, amore, paura, affetto, disturbo, coraggio: sono solo alcune delle immagini che affrescano “Situazioni Sconvenienti”
L’imperfezione ad ogni modo non è un difetto ma una coniugazione, “Situazioni Sconvenienti” nasce con tutta la ruvidità sonora che lo rende un album autentico. Infatti, come afferma Francesco Bellucci, l’esigenza di tornare alle origini lo ha spinto, insieme a Eric Ombelli, alla rievocazione della chitarra protagonista e a una evidente connotazione rock come elemento fondativo. Francesco Bellucci prosegue genuinamente verso una tradizione cantautorale, cercando attitudini sincere e innamorate di un passato, senza però rimanerne vittima.
Una rabbia graffiante che percorre 9 tracce e che qualcuno accomuna a un Vasco Rossi dei primi tempi o alla denuncia di Francesco Guccini. Dalle venature amorose di “Io te la noia un letto e fuori un temporale” e all’amicizia (o meglio anti-amicizia) di “Amici”. Dalla speranza di “Domani andrà meglio” all’ironia di “20 lt. di benzina”. Rabbia, panico, amore, paura, affetto, disturbo, coraggio: sono solo alcune delle immagini che affrescano “Situazioni Sconvenienti”. Come dichiara Francesco Bellucci: “In sostanza ce l’avevamo col mondo!”, quale modo migliore per esorcizzare se non attraverso la musica?