Sembrava finita o quasi, la storia messa in piedi qualche tempo fa da Spencer Elden, meglio conosciuto come “il bambino sulla copertina di Nevermind”. E invece no!
Procediamo per gradi. Qualche tempo fa, l’ormai trentenne Spencer Elden, ha avuto la brillante idea di citare per danni i Nirvana e l’etichetta discografica produttrice di “Nevermind”. Questo perché a dire dei suoi legali, l’essere fotografato nudo a quell’età e rendere pubblica quell’immagine, avrebbe creato danni psicologico irreparabili nel soggetto, che li avrebbe portati avanti per tutta la vita. Oltre al risarcimento, dovuto all’accusa (tra le altre) di sfruttamento minorile, la richiesta di modificare la copertina dell’album censurando i genitali del bambino.
Intanto il disco andava in ristampa per l’anniversario dei trent’anni e nessuna modifica veniva effettuata alla copertina. Anche Dave Grohl ovviamente chiamato in causa, non ha preso troppo sul serio la cosa, salvo poi dire dopo qualche tempo:
“Abbiamo qualche idea per cambiare la copertina di Nevermind”.
Dave Grohl
Queste idee ancora non sono venute alla luce e ad oggi la copertina è sempre la stessa.
La causa però non si ferma, e neanche la voglia di Spencer di accedere a una piccola parte della fortuna dei Nirvana, e quindi ecco che l’accusa presenta nuove prove in tribunale: in particolare rivolgendosi al fotografo Kirk Weddle, reo di aver scattato la foto e ora anche direttamente a Kurt Cobian, ormai scomparso nel 1994.
Il maxi risarcimento al momento ammonta a 150.000 dollari per ogni parte chiamata in causa. L’accusa in questo frangente quindi tenta di rinforzare la propria tesi che la copertina sia di natura sessuale, spiegando, come riportato da Rolling Stone, come Kirk Weddle abbia messo il bimbo nella stessa posizione di Hugh Hefner, fondatore di Playboy.
Per quanto riguarda Kurt Cobain invece, vengono portati in tribunale proprio i suoi diari, ormai pubblici in tutto il mondo. L’accusa nel dettaglio presenta alcuni disegni riportati nelle pagine in cui Kurt avrebbe fatto disegni osceni fatti sopra la copertina dell’album. Inoltre vengono riportate frasi con allusioni oscene su neonati.
Infine, per chiudere in bellezza e arrotondare, al momento l’accusa alla Warner Music è stata ritirata, ma è stato chiamato in causa l’ex batterista dei Nirvana, Chad Channing.