Arriva oggi 20 settembre il primo album solista di Jacopo Facchi. Dopo l’esperienza con gli Even, con i quali pubblica nel 2016 “Doppelgänger”, il chitarrista e cantante decide di farsi avanti con un lavoro one man show, personale e autobiografico. “Stray Dogs” nasce ormai qualche anno fa, quando Jacopo Facchi parte per gli Stati Uniti seguendo una proposta di lavoro, e qui trova terreno fertile. Le ambientazioni e le atmosfere sono infatti tipicamente americane. Ma riportano anche alla mente grandi nomi come quello di Mark Knopfler nella sua fase acustica dei dopo Dire Straits.
Allo stesso modo “Stray Dogs” è un album scritto e concepito in acustico. In questo modo Jacopo Facchi aderisce perfettamente al suo lavoro che arriva al pubblico in maniera intima e immediata. Ascoltando l’album si avvertono le intenzioni vere e proprie dell’artista, che sembra aver trasmesso nelle cinque tracce i sentimenti degli anni passati negli States. Un viaggio il suo, fisico, che si trasferisce direttamente in musica. “Stray Dogs” allora diventa un vero e proprio album on the road, che percorre le vie statunitensi, tornando indietro agli anni Cinquanta fino ai grandi nomi del fingerstyle come Chet Atkins e Owen Bradley.
“Stray Dogs” percorre le vie statunitensi, tornando indietro negli anni Cinquanta fino ai grandi nomi del fingerstyle come Chet Atkins e Owen Bradley
Il tema del viaggio sorregge praticamente da solo l’intero concept di “Stray Dogs”, come testimoniano canzoni come “The City” e “Philadelphia”. Qui traspare il sentimento con cui Jacopo Facchi ha pensato “Stray Dogs”: quello di un giovane che si affaccia alla vita e si butta verso le nuove esperienze che gli si prospettano. Un misto di eccitazione e paura per un futuro incerto e al tempo stesso stimolante. Quella paura che lo ha colto anche nella vicenda autobiografica raccontata in “The Note”, dove, solo in una nuova casa, annotava tutti i suoi timori su una serie di post-it.
Non mancano episodi più profondi come “See”, con la quale Jacopo Facchi riflette sul tema della morte e sull’importanza di vivere il momento. Per quanto fugace possa essere. O ancora con la traccia che apre l’album e gli suggerisce il titolo. “Eat Like A Dog” sottolinea la necessità di pensare meno alle regole imposte e vivere a pieno cuore e a pieni polmoni. “Stray Dogs” è un esordio solista curato e ben arrangiato, dove condivisione e riflessione sono due facce della stessa medaglia. Jacopo Facchi decide di aprirsi al mondo, capendo però la necessità di preservare la propria solitudine, intesa come identità e forza personale.