I suoni psichedelici sono la cornice che accompagna ogni singola traccia dell’album. La sensazione è quella di ritrovarsi in un’atmosfera ovattata, futuristica e ricercata. C’è un forte evidente impegno nella composizione e, a riprova di questo, The Shape hanno deciso di pubblicare l’album su Bandcamp e non sul più chiacchierato Spotify. Come mai questa scelta? Spotify è la piattaforma della musica da consumo, quella che usi per ascoltare in sottofondo singoli brani nei tuoi viaggi in macchina, durante le tue faccende domestiche. The Shape, invece, vogliono sottolineare il valore di ogni singola nota, vogliono un ascolto consapevole e soprattutto ridanno importanza al concetto di album, di organicità di un progetto musicale.
The Shape maturano e fanno molti passi avanti dal “Lonely crowd”, album del 2015
Dimenticatevi il singolo da radio e basta. “Morning, paradiso” è impegno, ricerca. È un ritorno maturo, segno di come le lunghe attese portino, poi, degli ottimi risultati. Se fossi costretta a trovare un parallelo, con le dovute differenze, direi che c’è quella crescita propria e parallela all’ultimo disco degli Artic Monkeys, dove rock, suoni psichedelici e impegno si fondono sotto il nome di “Tranquillity Base Hotel & Casino”. The Shape, quindi, maturano e fanno molti passi avanti dal “Lonely crowd”, album del 2015. “Morning, paradiso” è una felice e ritrovata reunion che, però, sventa il pericolo di ripetersi e di farlo male. Si ritrova il carattere, la personalità ma con una marcia in più, frutto di tutte le volte che per un motivo o per un altro hanno rimandato l’uscita di questo album.
“We can’t have it all” è il singolo di presentazione dell’album. Il brano è un ingresso facile per un album che presenta molteplici sfumature. Ogni brano è un viaggio, è evasione. The Shape dimostrano la loro versatilità, da band rock a compositori per prodotti multimediali. La traccia “Oh, Angelo!” è un pezzo interamente strumentale, degno dell’incipit di un film. “Morning, paradiso” spazia, quindi, tra tracce più rock, più orecchiabili fino a brani molto sperimentali. Questo album è un buon motivo per riprendere ad ascoltare la musica per album e non solo per singoli brani. Buon ascolto, su bandcamp.