“Exoverse” è un disco maestoso, epico. Un lavoro che dimostra tutta la potenza di una band che ha saputo tracciare un proprio percorso sonoro con classe e creatività, ma soprattutto con un proprio carattere e una propria identità. Che si parli della ballad dai toni più progressive o che si parli della cavalcata affilata e prepotente, i Virtual Symmetry portano in scena ogni volta un grande sound, coerente e ricercato.
I Virtual Symmetry sono un progetto interessante e affascinante che riesce a mantenere alta l’attenzione anche dell’ascoltatore meno avvezzo al genere
I Virtual Symmetry sono dei virtuosi della musica e su questo non si discute; ma nonostante tutto riescono sempre a restare negli schemi, senza lasciarsi (troppo) andare in interminabili elucubrazioni strumentali e artifici vari. Forse questo autocontrollo potrebbe essere uno dei punti a favore di questa band che, cosciente delle proprie capacità, le dosa con parsimonia senza esagerare e senza strafare. Altro punto a favore della band è il numero di ospiti eccellenti che troviamo in “Exoverse”: Jordan Rudess, Thomas Lang, Tom S. Englund, Simone Campete, Sinfonietta Consonus, Ruben Paganelli, Jennifer Vargas e The Nuvoices Project.
I Virtual Symmetry sono un progetto interessante e affascinante che riesce a mantenere alta l’attenzione anche dell’ascoltatore meno avvezzo al genere. La cosa non è scontata e, anzi, è un vero e proprio valore aggiunto per una band in un contesto del genere. “Exoverse” è un grande disco, con tutte le carte in regola per ritagliare il proprio spazio nella storia del progressive metal che (forse) da troppo tempo è in cerca di nuovi spunti e nuove ispirazioni. Abbiamo già detto che i Virtual Symmetry pagano un tributo ai Dream Theater e proprio per questo sono inseriti in un contesto ben definito e ben riconoscibile. Ci sono molti punti in comune tra le due band e la cosa è innegabile; ma vero anche che “Exoverse” preferisce tirare dritto e puntare sull’impatto sonoro.
“Exoverse” è un disco maestoso, epico. Un lavoro che dimostra tutta la potenza di una band che ha saputo tracciare un proprio percorso sonoro con classe e creatività
Gli amanti del genere resteranno sicuramente affascinati da questo disco e dalle sue complessità che vengono alla luce in questi circa 75 minuti di musica. Allo stesso tempo, gli amanti di un sound più tagliente e diretto troveranno in “Exoverse” tanto materiale interessante da ascoltare con cura e attenzione. I Virtual Symmetry hanno fatto un gran bel lavoro. Un disco con grandi idee e tanto materiale interessante che si assapora con calma e resta sempre affascinante e di ottima fattura. L’ascolto è consigliato anche ai non avvezzi al genere che troveranno dentro “Exoverse” pane per i loro denti.