I giorni vissuti in solitudine, soprattutto nell’ultimo periodo, saranno serviti a ristabilire l’ordine delle cose? Le priorità future saranno volte al rispetto dell’altro coinvolgendo tutte le relazioni interpersonali? Una risposta universale e assoluta non si può dare, eppure in “Stupide Cose di Enorme Importanza” si può trovare una direzione: «Ma ora so che c’è dell’altro che a che fare con se stessi.Col sentirsi sempre a casa e con lo stare a proprio agio. E con il volersi un po’ più bene».
Marco Giudici in “Stupide Cose di Enorme Importanza” indossa i nostri panni, e noi indossiamo i suoi
L’album, uscito in CD e vinile, racchiude sensazioni e immagini contemporanee in linea con riferimenti musicali raffinati. La scrittura di Marco Giudici è pronta per proseguire il viaggio intrapreso. In brani come “Pallonata con fotografia” e “Spremuta d’arancia”, già solo per i titoli, viene in mente Calcutta. Marco Giudici è alla sua prima prova in italiano ma sembra aver sempre scritto nel nostro idioma.
Marco Giudici, in precedenza Halfalib e al fianco di Adele Altro, è riuscito ad affidare la propria musica ad altre persone e non è poca cosa. Le “Stupide Cose di Enorme Importanza” risiedono nella quotidianità e nei suoi problemi. Riuscire ad individuarle e aumentarne il valore è ciò che le rende speciali, ovvero importanti.