Una foto promozionale del chitarrista Massimo Canfora.
Una foto promozionale del chitarrista Massimo Canfora.

MASSIMO CANFORA e la sua chitarra in CREATE YOUR OWN SHOW (Album)

Sono pochi gli artisti che possono permettersi di proporre un’ora di album strumentale senza annoiare, e Massimo Canfora è uno di quelli. Maestro di chitarra, il suo primo incontro con lo strumento ha più che compiuto la maggiore età. La maturità lo ha portato a dare alla sua intimità forma d’album, chiamandola “Create Your Own Show”, uscito per Ghost Label Record a settembre. Se è ancora vero che il creato rispecchia il creatore, l’artista in questione deve avere una psiche complessa. Con questa recensione cercherò di ricostruirla.

L’entusiasta proclama “Ladies and Gentleman” viene prontamente risucchiato dall’intro della prima traccia. Il synth sullo sfondo crea atmosfera come un fumogeno, mentre chitarra, batteria e basso avviano il ritmo su cui viene costruita la melodia. Gli anni d’oro del rock ‘n’ roll esplodono in magnetici riff sulle sei corde. Alcuni bridge seguono perfettamente lo spirito dei Led Zeppelin. Jimmy Page non avrebbe problemi a dare una stellina d’oro a Massimo Canfora. Nell’impasto, in cui è distinguibile il sapore di ogni componente, percussioni e basso sono un retrogusto meraviglioso, su cui inevitabilmente svetta la chitarra.

Ogni traccia di “Create Your Own Show” ha un tema principale su cui si avvita tutta la composizione. Il minutaggio è tarato sulla capacità di concentrazione dell’ascoltatore medio. Non che manchino virtuosismi, tutt’altro. Massimo Canfora riesce a far mandare giù assoli mediamente lunghi grazie la sensibilità del suo tocco. La formula vincente consiste nel non aggiungere ad un quadro complicato una cornice complicata. Nell’ascolto ogni strumento ha un suo spazio sonoro di espressione. Con questa semplice alternanza, l’orecchio volge l’attenzione al solista del momento, finemente accompagnato dagli altri elementi della composizione.

Ogni traccia di “Create Your Own Show” di Massimo Canfora ha un tema principale su cui si avvita tutta la composizione.

Come per i Led Zeppelin, il gusto compositivo di Massimo Canfora si schiera dalla parte del rock classico, strizzando l’occhio al progressive. Eppure, carsicamente emergono tracce di heavy metal. Dai riff di “Blue snow on the beach” si liberano vapori allucinogeni che fanno sentire Bruce Dickinson che canta. Interessante il repertorio di effetti che aggiungono note di psichedelia alla tessitura melodica. La fine del brano è sfumata dolcemente in pieno stile sinfonico. Perla dissonante, la più rara dell’album, è “No right”, unica traccia cantata di “Create Your Own Show”. È un brano dance dalle sonorità hard rock orecchiabilissimo. La vocalist non esegue una partitura estremamente elaborata. Tuttavia il suo timbro vocale si sposa perfettamente con i riff leggeri e cadenzati della chitarra solista, facendo venir voglia di ballare.

Non tutti i bravi insegnanti sanno essere creativi. Massimo Canfora forse è stato silente troppo a lungo, ma ha fatto bene. “Create Your Own Show” è un album maturo non solo sotto l’aspetto compositivo. Non c’è alcuna frenesia esibizionistica. Il talento si dispiega con la tranquillità di chi ha la coscienza a posto. È un album di cui raccomanderei l’ascolto soprattutto a chi non è mai riuscito ad appassionarsi al progressive. Ed è chiaramente pensato per le orecchie delicate di chi ama il rock autentico. O almeno così mi piace pensare.

 

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MASSIMO CANFORA

CREATE YOUR OWN SHOW

22 agosto 2018

Ghost Label Record

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